Puntualmente arrivano quelle notizie che pensi risolvano una volta per tutte i tuoi problemi di dieta. È infatti ora il turno della carruba. Che “se assunta in forma di bevanda al mattino, ci aiuta a distanziare i pasti e a evitare gli spuntini”, ha dichiarato la nutrizionista María de la Peña Lozano, dell’équipe di Blanca García-Orea presso il centro medico la Clínicas Segura, vicino a Madrid, in un articolo pubblicato su Vogue Spagna. “Ricordo che la perdita di peso richiede non solo una dieta adeguata, ma anche un’attività fisica regolare, semplice, come passeggiare a passo abbastanza spedito 10-20 minuti al giorno”, sottolinea il dottor Paolo Pigozzi medico nutrizionista noto per i suoi saggi su alimentazione e prevenzione delle malattie, per smorzare subito l’entusiasmo.
Dottor Pigozzi, di fatto la nutrizionista premette che “nessun alimento è dimagrante da solo”. Ma grazie al potere saziante delle fibre della carruba, che hanno la capacità di rallentare lo svuotamento dello stomaco e di aumentare i tempi di digestione, abbiamo la possibilità di restare sazi più a lungo, evitare spuntini tra i pasti e regolare la glicemia…
“La grande ricchezza di fibre della carruba indubbiamente favorisce la sazietà e la stabilità della glicemia. Oltre che la varietà della dieta, aggiungerei. Varietà che in tempi di semplificazione e di monotonia dell’alimentazione (determinate anche dal fatto che le calorie derivanti dal consumo di alimenti processati di derivazione industriale sono in continuo aumento) rimane una caratteristica importante di uno stile alimentare salutare. Tuttavia, occorre sempre rammentare che il buonsenso e la scienza ci ricordano che non esistono alimenti miracolosi, ma che quello che conta è lo stile di vita (dieta nel suo complesso, movimento, cura dello spirito)”.
In realtà ci sarebbe da aggiungere la ricetta finale per dimagrire proposta dalla De la Peña Lozano: si inizia la giornata con una bevanda a base di carruba (che è la proposta centrale) e latte vegetale, con fette biscottate di grano saraceno. Si aggiunge una fonte di proteine come uova, formaggio, prosciutto, salumi di tacchino o di pollo di alta qualità – senza additivi – e si ha una colazione perfetta che ci mantiene più che soddisfatti fino all’ora di pranzo. Che ne pensa?
“Bene la bevanda a base di carruba e le biscottate di grano saraceno. Preferirei tuttavia che a colazione si masticasse con cura mezzo baccello di carruba e magari anche una ciotola di grano saraceno (o di altri cereali integrali come il riso) arricchita con frutta fresca o essiccata, una bella cucchiaiata di semi oleosi e un goccio di tahin (crema di sesamo). Si potrebbe in questo modo evitare il consumo sistematico di alimenti proteici animali. Che, in eccesso, aumentano il rischio di sviluppare malattie metaboliche come obesità e diabete”.
Visto che è stata tirata in ballo la carruba, ci può descrivere le proprietà nutritive delle carrube?
“Le carrube sono grossi baccelloni che a maturazione completa sono di colore marrone scuro. Le carrube essiccate possono essere consumate tal quali (contengono circa il 50% di carboidrati, fino al 16% di proteine, 15% di fibre. 4% di minerali) come alimento nutriente. Scartati i semi, la polpa può essere macinata per ricavare una farina dal sapore che ricorda il cacao e utilizzata in cucina per realizzare dolci e altri piatti. Di fatto la ricchezza di fibre solubili e insolubili giustifica il tradizionale (moderato) inserimento della farina di carruba nella dieta dei soggetti colitici e stitici. Ma c’è dell’altro. La parte esterna del seme è ricca di tannini astringenti e di sostanze coloranti, ma la parte più importante del seme è quella interna (endosperma), molto ricca di carrubina e di sostanze antiossidanti”.
Insomma, per dimagrire ci vuole altro e non un solo alimento, seppur ricco di proprietà. Ci può dare qualche consiglio generale dietetico per compensare l’ennesima disillusione?
“Sono apprezzabili le ricerche e le esperienze che ci consentono di scoprire e di valorizzare le caratteristiche nutrizionali di questo o quell’alimento. Tuttavia, è importante non farsi ammaliare dalla comunicazione troppo enfatica di queste conoscenze che, senza adeguata riflessione e senso critico, potrebbero suggerire l’esistenza di alimenti prodigiosi (superfood). Tutti gli alimenti di buona qualità, naturali, non manipolati eccessivamente, di produzione biologica o biodinamica, se consumati con criterio sono alimenti eccezionali. Una condizione di benessere vero ha però bisogno di una visione più ampia, che tenga conto della complessità del nostro organismo e dell’ambiente nel quale viviamo. In conclusione, bisogna lavorare sullo stile di vita piuttosto che affidarsi a un solo alimento ‘prodigioso’”.