Centodieci sono i giorni che i tifosi hanno dovuto attenderlo. Ora Marc Marquez torna in gara. Il rientro in pista sarà il 18 settembre, al Gran Premio di Aragon. Lo rende noto la Honda, che con una nota ufficiale fa sapere che “dopo aver completato una fruttuosa due giorni di test a Misano e aver proseguito un intenso allenamento a casa, Marquez” e la sua squadra “hanno fissato una data per il ritorno“. Lo spagnolo era fermo dopo una quarta operazione al braccio destro, fatta lo scorso giugno. La gara di domenica servirà anche per testare la forma fisica di Marquez. Al pilota è servito molto tempo per recuperare al meglio: “Dopo numerosi controlli, consulenze e test, tutti i soggetti coinvolti sono soddisfatti del recupero effettuato e il numero 93 farà ora il passo successivo nella sua riabilitazione: il ritorno alle competizioni“, conclude la nota.
HomeSport F1 & MotoGp
Moto GP, Marquez torna a correre al Gran Premio di Aragon. La squadra: “Soddisfatti del recupero effettuato”
Il pilota spagnolo era fermo da centodieci giorni, dopo la quarta operazione al braccio, fatta lo scorso giugno. La gara del 18 settembre sarà un test per la sua forma fisica, in seguito a diversi giorni di allenamento intenso fatto con il suo team a Misano
- 14:02 - Mo: Nyt, 'saccheggi organizzati gettano ancor di più Gaza nel caos'
Washington, 23 dic. (Adnkronos) - Ciò che è iniziato come tentativi su piccola scala di sequestrare aiuti all'inizio dell'anno, spesso da parte di abitanti affamati di Gaza, è ora diventato "saccheggio sistematico, tattico, armato, da parte di organizzazioni criminali". Lo scrive il New York Times, citando Georgios Petropoulos, un alto funzionario dell'Onu di stanza nella città meridionale di Rafah. L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha dichiarato questo mese che non avrebbe più distribuito aiuti attraverso Kerem Shalom, il principale valico di frontiera tra Israele e la striscia di Gaza meridionale, a causa della mancanza di ordine pubblico.
Da allora centinaia di camion carichi di aiuti umanitari si stanno accumulando al valico, anche perché i gruppi umanitari temono di essere saccheggiati, scrive il giornale americano in un reportage con oltre 20 interviste a funzionari israeliani e delle Nazioni Unite, operatori umanitari, residenti di Gaza e imprenditori palestinesi. La situazione a Gaza è peggiorata dopo che l'esercito israeliano ha invaso Rafah a maggio, cercando di cacciare Hamas da una delle sue ultime roccaforti, rileva il New York Times, che ha anche esaminato promemoria interni delle Nazioni Unite in cui i funzionari discutevano del saccheggio e delle sue conseguenze.
Le forze di sicurezza di Hamas sono fuggite e bande organizzate, senza che nessuno le fermasse, hanno iniziato a intercettare i camion degli aiuti umanitari mentre si dirigevano dal principale valico di frontiera verso la parte meridionale di Gaza. Stanno rubando farina, olio e altre materie prime e le stanno vendendo a prezzi astronomici, affermano gruppi umanitari e residenti. Nella parte meridionale di Gaza, il prezzo di un sacco di farina da 25 chili è salito fino a 220 dollari. Nella parte settentrionale di Gaza, dove ci sono meno interruzioni negli aiuti, lo stesso sacco può costare appena 10 dollari.
Gli operatori umanitari internazionali hanno accusato Israele di ignorare il problema e di consentire ai saccheggiatori di agire impunemente. Le Nazioni Unite non consentono ai soldati israeliani di proteggere i convogli di aiuti, temendo che ciò comprometterebbe la loro neutralità, e i loro funzionari hanno chiesto a Israele di consentire alla polizia di Gaza, che è sotto l'autorità di Hamas, di proteggere i loro convogli.
- 13:31 - Migranti: Mauri (Pd), 'vertice? Io ho visto i centri in Albania, Meloni non accetta il fallimento'
Roma, 23 dic (Adnkronos) - "Se uno continua a fare vertici per dimostrare l'utilità di una cosa, vuol dire che quella cosa non funziona. Altrimenti non ci sarebbe bisogno di un vertice". Matteo Mauri, deputato del Pd e responsabile Sicurezza del partito, conosce bene la situazione dei centri migranti in Albania. A Shengjin e Gjader è stato due volte, l'ultima di recente con la segretaria dem Elly Schlein. "Quei centri dovevano funzionare sin da maggio 2024, siamo a dicembre. Erano pensato per 3mila persone mentre adesso saranno poco più di mille. E' evidente che è un insuccesso", dice l'esponente dem mentre la premier convoca una riunione a palazzo Chigi su questo tema.
Mauri, il governo ha rilanciato dopo l'ultima sentenza della Cassazione, che ne pensa? "Loro dicono che la sentenza gli dà ragione, ma non è vero -risponde il deputato del Pd all'Adnkronos-. La Cassazione ribadisce una cosa, che noi abbiamo sempre sostenuto: l'ultima parola per decidere della sorte delle persone è dei giudici. A prescindere dal fatto che la lista dei Paesi sia in norma primaria o in un decreto".
In che condizione sono quei centri? "Io ci sono andato due volte. Piantedosi ora dice che costano meno, 650mln. Ma non è vero. Ci sono dei costi aggiuntivi, hanno trovato dei problemi con il terreno. Loro hanno impegnato 800mln. Ma comunque sia, sono soldi buttati".
(Adnkronos) - La premier Meloni ha detto che i centri funzioneranno, che risponde? "E' evidente -replica Mauri- che sia un fallimento. La lingua batte dove il dente duole e lei non riesce a farsene una ragione del fatto che la principale arma di propaganda che aveva pensato, tra l'altro in competizione con Salvini, non funzioni. Non lo può accettare. Noi lo avevamo detto ed è successo tutto quello che avevamo previsto, perchè è ovvio. Ma al di là di questo, anche mettendo da parte la propaganda, se anche dovessero funzionare, quei centri non risolvono niente e tutte le cose che loro pensano di fare lì si potrebbero fare in Italia, spendendo meno soldi e impegnando meno forze di polizia".
- 13:19 - Ucraina: Zelensky, 'premier slovacco vuole aiutare Putin'
Kiev, 23 dic. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato il primo ministro slovacco Robert Fico, ieri in visita a Mosca, di voler "aiutare Putin a guadagnare soldi per finanziare la guerra" con Kiev. "Crediamo che tale aiuto a Putin sia immorale", ha scritto il capo dello Stato ucraino su X.
- 13:19 - Pnrr: Pellegrino (Fdi), 'con Governo Meloni ha preso direzione efficace'
Roma, 23 dic. (Adnkronos) - “Sul Pnrr l’Italia continua a procedere speditamente. L’erogazione della sesta rata, pari a 6,9 miliardi di euro in prestiti e 1,8 miliardi di euro in sovvenzioni, rappresenta un’altra importante tappa che porterà attese riforme nella Pubblica amministrazione, gli appalti pubblici, l’amministrazione fiscale, così come la politica sociale. Previsti inoltre interventi nel campo della digitalizzazione, della modernizzazione dei parchi nazionali, della sostenibilità ambientale. Ammonta così a 122,2 miliardi di euro su un totale di 194,4 miliardi quanto ha ricevuto l’Italia finora. Con il Governo Meloni il Pnrr ha finalmente preso una direzione efficace rispetto alle esigenze precipue nazionali”. Lo afferma la senatrice di Fratelli d’Italia Cinzia Pellegrino, componente della commissione Politiche Ue.
- 13:18 - Pnrr: Gasparri, 'erogazione sesta rata conferma centrodestra all'altezza sfide future'
Roma, 23 dic. (Adnkronos) - "Esprimo grande soddisfazione per l’erogazione della sesta rata del Pnrr da parte della Commissione europea. Questo ulteriore finanziamento conferma il buon lavoro svolto dal Governo di centrodestra e il nostro impegno costante nel promuovere la crescita e la modernizzazione del Paese". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri.
"Nonostante le difficoltà ereditate dalle gestioni fallimentari precedenti, fino ad oggi -ricorda- siamo riusciti a portare a casa ben 122,2 miliardi sui 194,4 previsti, dimostrando di saper gestire con competenza le risorse europee. Contrariamente a quanto sperava la sinistra, il centrodestra sta dimostrando con i fatti di essere all’altezza delle sfide future. Proseguiamo su questa strada con determinazione e responsabilità per raggiungere nuovi traguardi".
- 13:14 - Salute, nei centri Marilab aromaterapia e filodiffusione per benessere emotivo e psicologico
Roma, 23 dic. (Adnkronos) - "Il benessere dei pazienti è una priorità assoluta per Marilab, che si impegna quotidianamente a creare un ambiente capace di promuovere una condizione di serenità emotiva e psicologica. Due importanti iniziative che da gennaio saranno introdotte nei centri di Roma e Ostia ne sono un esempio concreto, testimoniando l’approccio olistico che da sempre contraddistingue la struttura. La prima innovazione riguarda l’introduzione di un profumo d’ambiente esclusivo, creato dal maestro profumiere Mauro Malatini: 'Mari'". Così in una nota Marilab.
"Mari è una Body&Home Fragrance che vibra con l’anima dell’acqua. Ogni goccia - si legge - di questa essenza artigianale è un viaggio nel potere dell’amore, un incontro con le memorie più profonde e pure dell'acqua, una fusione con il mare della vita. Le componenti della piramide olfattiva di Mari sono il mare, il legno e l’ambra. Ispirato alla forza benefica dell’acqua, il profumo è stato realizzato seguendo le teorie dello scienziato giapponese Masaru Emoto, noto per aver dimostrato come l’acqua sia in grado di memorizzare segnali energetici dall’ambiente, influenzando la formazione di cristalli vivi e pieni di energia. Il corpo umano è composto in media per il 60% di acqua, ma la sua percentuale varia con l’età: da giovani ne siamo 'più ricchi', ma con il passare degli anni la sua quota si riduce progressivamente. Si passa così da valori medi del 75-80% nel neonato a valori del 40-50% nell’anziano.
L’approccio scelto da Marilab rientra quindi nell’ambito dell’aromaterapia, che mira a migliorare il benessere emotivo dei pazienti durante i loro percorsi di cura e che richiama il valore rigenerante dell’acqua, elemento principale che compone il nostro corpo. Da gennaio, nelle sedi Marilab, Mari diffonderà l’essenza di un’acqua che ascolta e risponde, calma e riequilibra, avvolge e protegge. La seconda innovazione riflette l’impegno di Marilab per offrire non solo cure eccellenti, ma anche esperienze che rigenerano corpo e mente. Al centro di tutto c'è il paziente, la cui cura viene concepita in modo integrato, riconoscendo la sua unicità e il legame profondo tra benessere fisico ed emotivo. L’introduzione della web radio 'Marilab Wave Radio' nei centri Marilab, con la diffusione di musica a 432 Hz, la frequenza dell’universo, non è solo un sottofondo ma trasforma l’esperienza sonora in un potente strumento di rigenerazione e armonia. Questa scelta si ispira agli studi di neuroscienze e alle ricerche del compositore Emiliano Toso, che ha dimostrato, con il suo progetto 'Translation Music', come la musica a questa frequenza possa favorire la meditazione, il rilassamento profondo e un equilibrio emotivo. La musica, infatti, agisce come un potente stimolo per il sistema nervoso, attivando il circuito dell’empatia, preservando le funzioni cognitive e favorendo il rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore associato al piacere e al benessere".
"'Nei nostri centri i pazienti non troveranno solo i più moderni ed efficienti percorsi di diagnosi, cura e prevenzione ormai consolidati da tempo – dichiara Luca Marino, amministratore unico di Marilab – ma percepiranno una condizione di benessere e di fiducia, coerente con l’approccio olistico avviato fin dall’inizio dalla nostra struttura. La nostra mission è garantire il benessere delle persone e dei pazienti a 360 gradi, prendendoci cura di tutti coloro che si affidano a noi, sia a livello fisico sia a livello emotivo e psicologico. Il corpo e l’anima sono profondamenti collegati e a questo principio ci ispiriamo da sempre nei nostri percorsi di cura'. Con queste due iniziative, Marilab - conclude la nota - conferma il proprio impegno verso un modello di cura che unisce innovazione e scienza, mettendo il benessere dei pazienti al centro di ogni azione".
- 13:07 - Italiani popolo di collezionisti, nel 2023 spesa più alta che per le vacanze e in crescita
Roma, 14 ott. (Adnkronos/Labitalia) - Italiani popolo di collezionisti. Nel 2023, infatti, hanno speso più per il collezionismo che per le vacanze, prevedono di aumentare la spesa del 37% nei prossimi 3-5 anni e più di uno su tre ha iniziato una collezione per poterla lasciare ai posteri. Il collezionismo, del resto, è un settore che nell'ultimo secolo ha subito cambiamenti radicali, che hanno portato alla nascita sia di nuovi modi di collezionare sia di nuove categorie da tenere d'occhio. Per approfondire il fenomeno, Catawiki, marketplace online leader per gli oggetti speciali, e Hypebeast, piattaforma leader per la moda e la cultura contemporanea, hanno collaborato per la realizzazione di un’esaustiva ricerca dal titolo '21st Century Collecting' al fine di identificare i comportamenti attuali e di anticipare le tendenze che definiranno il futuro del collezionismo. (VIDEO)
Per farlo, sono stati utilizzati gli strumenti proprietari di Hypemind, l'autorità di insight all'interno del portafoglio di Hypebeast capace di tradurre l'intelligenza culturale in un processo decisionale strategico. Dall’analisi, condotta in 5 Paesi europei (Italia, Francia, Germania, Belgio e Olanda), su un campione rappresentativo di più di 4.500 collezionisti e persone che vorrebbero iniziare una collezione tra i 18 e i 65 anni, è emersa una panoramica che lascia presagire una crescita della spesa che aumenterà in modo significativo nei prossimi anni. Infatti, quasi la metà degli adulti in Europa ha una collezione e spende mediamente 1.500 euro, prevedendo di aumentare la spesa di oltre il 30% nei prossimi 3-5 anni.
Il nostro Paese, con oltre 33 milioni di italiani che oggi si definiscono collezionisti (6 su 10) è il mercato con il più alto numero di persone che hanno una o più collezioni. Inoltre, il 16% delle persone sta valutando di iniziarne una. La forte passione dell’Italia è guidata soprattutto dagli abitanti della Lombardia, che si posizionano sul gradino più alto del podio dei collezionisti, seguiti da quelli della Campania, mentre a contendersi il terzo posto sono siciliani, laziali e veneti. Tra le categorie preferite dagli italiani troviamo: libri (49%), orologi (33%), gioielli (32%), fotografie (32%), banconote e monete (32%).
Nel 2023, gli italiani hanno speso in media 1.381 euro per le proprie collezioni, una passione talmente importante che supera il costo medio delle vacanze estive (1.130 euro a persona tra giugno e settembre 2023)1. Una spesa che, nei prossimi 3-5 anni, si prevede aumentare in percentuale più degli altri Paesi europei esaminati (+37%), raggiungendo quota 1.892 euro, ma che per la Gen X potrebbe aumentare fino a 2.092 euro.
“La forte passione degli italiani per il collezionismo emerge anche dai dati di Catawiki: l’Italia è il primo mercato in termini di spesa tra i Paesi chiave in cui è presente l’azienda. Lo scorso anno, sono stati oltre 250.000 gli italiani che hanno fatto un’offerta su Catawiki, in crescita di circa il 18% rispetto al 2022”, ha dichiarato Ravi Vora, Ceo di Catawiki. Queste cifre riflettono la passione dietro questo hobby che il 96% dei collezionisti italiani vive anche tramite attività correlate sia attraverso il web che dal vivo, per rafforzare il loro legame con gli oggetti. Essendo i collezionisti più attivi d’Europa, la maggior parte ha dichiarato di prendere parte ad eventi e fiere per rimanere in costante aggiornamento, mentre il 22% segue sui social media influencer o esperti relativi alla propria passione e un altro 22% conduce personalmente ricerche approfondite per diventare esperto nell’area di interesse.
Ma cosa spinge gli italiani ad avere una collezione? Il 36% degli intervistati ha iniziato a collezionare per preservare gli oggetti di valore per le generazioni future. Il 68% dei collezionisti italiani controlla regolarmente il valore della propria collezione e il 32% prevede di rivenderla per aumentare il proprio reddito (percentuale che sale al 42% per la generazione Z). Il collezionismo è vissuto in maniera diversa a seconda delle età: per la Gen Z rappresenta un nuovo modo di interagire e socializzare; i Millennials sono la generazione che attualmente spende di più per il collezionismo (1.450 euro all’anno); per la Gen X la nostalgia guida il futuro del settore; mentre i Boomer lo vivono più come un ‘affare privato’ e sono meno inclini a rivendere gli oggetti (solo il 15% sarebbe disposto a farlo).
La tecnologia del recente passato emerge come la principale tendenza che sta plasmando il futuro del collezionismo.
In Italia, così come in Francia e in Belgio, si prevede che oggetti tecnologici come vecchi telefoni cellulari, smartphone, videogiochi e console - che presto saranno considerati vintage - diventeranno molto ricercati. La Germania sta invece abbracciando il collezionismo digitale e virtuale, mentre i Paesi Bassi puntano su oggetti tradizionali come gioielli, orologi, moda e arte. Ma non sono solo gli oggetti da collezione a evolversi. La tecnologia è pronta a rivoluzionare il modo in cui i collezionisti si dedicano alla loro passione. In Italia, il 78% dei collezionisti prevede che la tecnologia avrà un impatto significativo sulle interazioni con le loro collezioni, mentre il 74% ritiene che le piattaforme di streaming trasformeranno il modo in cui gli oggetti vengono acquistati e posseduti, una prospettiva condivisa in tutti i Paesi oggetto dell'indagine.
Mentre in Germania, Francia e Belgio si prevede che aumenteranno le collezioni di oggetti digitali e virtuali, in Italia e in Olanda ad avere nuova vita saranno oggetti tecnologici degli anni 70/80 come vecchi cellulari, smartphone, videogame e console che presto saranno considerati vintage. La tecnologia del recente passato è tra le principali tendenze emergenti che stanno plasmando il futuro del collezionismo (soprattutto per il 78% della Gen X). Dall’altra parte, nel mondo analogico, a trainare le collezioni degli italiani saranno ancora le banconote e monete (34%), gli orologi (31%), i dischi in vinile (28%), i libri (27%) e i gioielli (25%), oltre che diamanti (21%), antiquariato (18%), fumetti (18%), francobolli (17%) e memorabilia storici (17%). Quello su cui tutti i Paesi concordano, però, è che la tecnologia avrà un grande impatto sulle interazioni tra collezionisti (78% - 92% della Gen Z) e che le piattaforme di streaming cambieranno il modo in cui gli oggetti saranno acquistati e posseduti (74%).
“L'Italia ha un ricco legame culturale con il collezionismo, vantando il più alto numero di collezionisti in Europa e la più vasta gamma di passioni. Per molti si tratta di preservare il patrimonio, mentre le generazioni più giovani si concentrano sempre più sulla ricerca del valore e sulle opportunità di rivendita. Il collezionismo non è solo un hobby: è uno stile di vita profondamente integrato nella routine quotidiana degli italiani, che sono i collezionisti più attivi. Mentre la tecnologia rimodella il mondo del collezionismo, gli italiani sono all'avanguardia, fondendo perfettamente tradizione e innovazione in questo spazio dinamico”, ha concluso Vora.