Nei suoi ultimi giorni di vita, prima di spirare l’8 settembre scorso, la regina Elisabetta era “molto malata” ma “così brillante e concentrata” e ha parlato dell'”aldilà” e del suo amore per il principe Filippo, quasi presagisse un imminente ricongiungimento. È quanto emerge dalle rivelazioni fatte dall’ex premier inglese Boris Johnson e dal reverendo Iain Greenshields, tra le ultime persone ad aver incontrato la sovrana nei giorni precedenti alla sua morte. Johnson ha detto alla Bbc di aver trovato la sua scomparsa “scioccante” dato quanto fosse stata “brillante” solo due giorni prima, quando proprio a Balmoral aveva formalizzato le sue dimissioni da capo del governo britannico: “Nel corso dell’ultimo incontro che ho avuto con lei – ha detto l’ex inquilino di Downing Street –, lei era assolutamente presente. Non avrei mai immaginato che sarebbe morta due giorni dopo. Era concentrata sulla geopolitica, sulla politica del Regno Unito, ha citato statisti degli anni ’50, è stato piuttosto straordinario”.
L’ex premier, però, ha notato “chiaramente la sovrana non stava bene. Ho solo pensato a quanto fosse incredibile che il suo senso del dovere l’avesse spinta ad andare avanti in quel modo. Visto quanto era malata, era incredibile che fosse così brillante e concentrata. È stato un periodo piuttosto emozionante”. Anche il reverendo Iain Greenshields, moderatore dell’assemblea generale della Chiesa di Scozia, è stato uno delle ultime persone ad aver incontrato la sovrana: alla stampa britannica ha raccontato di aver trovato anche lui la Regina ancora lucida quanto consapevole. Ha aggiunto che lei gli ha parlato “dell’Aldilà” e del suo “amore per il principe consorte Filippo“, scomparso un anno e mezzo fa quasi centenario dopo 73 anni di matrimonio, come a sottolineare la speranza di un nuovo incontro.