Dopo l’intesa raggiunta in Senato sul nuovo emendamento sul Superbonus al Dl Aiuti bis, è il presidente M5s Giuseppe Conte a rivendicare la battaglia parlamentare, nel corso di un incontro all’Associazione nazionale costruttori edili (Ance): “Non è stato facile, contro di noi è scattata una reazione mediatica pazzesca: tutte le forze politiche ci hanno accusato di irresponsabilità, un’aggressione deliberata per farci perdere credibilità”. Conte ha definito come “vergognoso” il tweet in cui il leader del Pd, Enrico Letta, aveva definito irresponsabile la posizione del M5s sul Dl aiuti “per mero calcolo elettorale”: “Mi auguro che Letta e le altre forza politiche che ci hanno accusato di irresponsabilità chiedano scusa. Adesso è ridicolo che facciano a gara a intestarsi queste modifiche approvate in commissione, una soluzione che abbiamo fortemente voluto”, ha rivendicato.
Tradotto, gli scontri a distanza con il Pd e il Nazareno continuano, a due settimane dal voto. E sulle parole del presidente della Puglia, il dem Michele Emiliano, che ha di fatto ‘smontato’ la strategia di Letta, Conte taglia corto, replicando al Fattoquotidiano.it: “Le parole di Emiliano? Noi continuiamo ad andare per la nostra strada, abbiamo obiettivi chiari e confidiamo nel voto del 25 settembre. Al Sud ci danno come primo partito, ovviamente lo usiamo con tutte le cautele del caso. Stanno dicendo gli esperti che possiamo portare a casa molti uninominali che si ritenevano persi perché qui avevano già deciso che si era votato e che avevano vinto la Meloni e il centrodestra, invece c’è questa possibilità”, ha concluso. Per poi replicare con sarcasmo allo stesso Letta: “Secondo lui il M5s non toglie voti al Pd, ma alla destra? Se togliamo voti alla destra, e lui è contro la destra, allora va bene che gli elettori votino M5s. Mi sembra che sia contento anche lui, siamo tutti contenti“.
E ancora: “L’importante è che (dalle urne, ndr) venga fuori un governo politico con obiettivi chiari. Quello che stiamo sperimentando è che in una situazione del genere queste accozzaglie da larghe intese non funzionano affatto, diventano sinonimo di stallo e rinvio e non ce lo possiamo permettere”, ha concluso.