Dal nodo irrisolto delle querele bavaglio e delle intimidazioni nei confronti di media e giornalisti, al tema del precariato, passando per la necessità di riforme strutturali, sempre rinviate dalla politica. A denunciare “l’assenza del tema dell’informazione” nella campagna elettorale e nei programmi dei partiti in vista delle Elezioni del 25 settembre è stata la Fnsi, nel corso di una conferenza stampa organizzata a Roma.
C’è in Italia un’emergenza informazione, da tempo la politica ha voltato le spalle al mondo dell’informazione. Niente di nuovo, considerato che anche nella legislatura appena conclusa le forze politiche, in modo trasversale agli schieramenti, hanno fatto in modo che nessun provvedimento di riforma strutturale dell’editoria, a cominciare da una nuova legge di sistema, fosse messo a punto”, ha attaccato il sindacato unitario. Per poi lanciare un appello al ‘Governo e Parlamento che verranno’: “Il silenzio assordante dei partiti e dei singoli candidati alle elezioni del 25 settembre prossimo su temi cruciali come la tenuta del mercato del lavoro, il rilancio dell’occupazione e il contrasto al precariato, la difesa della libertà di espressione e del diritto di cronaca, sempre più minacciati da violenze, atti intimidatori, azioni giudiziarie temerarie e norme di legge restrittive, non è più accettabile”.
Ma non solo. “Presto assisteremo al solito balletto, al gioco delle parti sul tema delle nomine in Rai, che saranno espressione del governo in carica, con qualcun altro che si straccerà le vesti. Ma noi ci siamo stancati e siamo convinti che sia l’ora di affrontare il tema della riforma del servizio pubblico radiotelevisivo e dell’indipendenza della sua governance dagli esecutivi di turno”, ha rivendicato il segretario Fnsi, Raffaele Lorusso.
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