Dopo aver perso in Champions League 2-1 con il Benfica, il commissario torna al centro delle polemiche. I tifosi lo fischiano prima che rientri in spogliatoio e torna in tendenza l'hashtag #AllegriOut. Una battuta, poi chiarita, dell'amministratore delegato peggiora la situazione: "Un nuovo allenatore? Lo paghi tu l'altro che arriva?"
“Non mi sento a rischio, questi momenti fanno parte del calcio. Sono momenti difficili”. Sono le parole pronunciate da Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, dopo aver perso 2-1 contro il Benfica in Champions League. Le prestazioni e la sua gestione però sono ufficialmente sul banco degli imputati: si fanno sempre più insistenti le voci su un possibile esonero del tecnico, per la prima volta se ne parla apertamente.
L’amministratore delegato della squadra di Torino, Maurizio Arrivabene, ha risposto a un fan che gli chiedeva un cambio in panchina: “Lo paghi tu l’altro che arriva?”. Un’amara verità, non esattamente una difesa dell’operato di Allegri. Sui social esplodono le voci sull’esonero di Allegri. Poco dopo arriva la precisazione da parte della dirigenza: “Chiariamo questa storia della battuta: creare un caso su una cosa del genere mi sembrava un po’ grottesco”, ha spiegato Arrivabene. Nel frattempo, però, è andato in tendenza l’hashtag Allegriout.
Il malcontento si diffonde sul web ma è tangibile anche nella realtà. Allo Stadium per la prima volta si sono sentiti cori contro l’allenatore e a fine partita sono arrivati anche i fischi dei tifosi presenti sugli spalti. Allegri ha dovuto ammettere che la partita non è stata giocata al meglio: “Sarebbe stata brutta anche in caso di pareggio”, ma si è detto sicuro che ora sia necessario continuare ad allenarsi e non perdersi in polemiche. La strada in Champions League per la Juventus è diventata complessa, l’allenatore chiede quindi “serenità e responsabilità”.
Su Twitter spunta anche un video in cui Arkadiusz Milik e Angel Di Maria sembrano contestare la scelta dell’allenatore di sostituire proprio il polacco al settantesimo minuto. L’allenatore aveva poco prima difeso la sua decisione, definendola “giusta”. Di Maria però non pare d’accordo quando si rivolge al compagno e dice “porque”, mimando il gesto tipico della sostituzione. Milik allarga le braccia.
Milik e Di Maria guideranno la rivolta
— ❀ (@wabi_s4bi) September 14, 2022