In seguito alla violenta alluvione che nella notte ha colpito le Marche, il Comune di Senigallia ha rilasciato una comunicazione sulla sua pagina Facebook per dettare le linee guida ai cittadini su come affrontare questa fase in cui l‘acqua inizia a ritirarsi: “Seguire le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc. Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. L’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze. Fare attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere. Verificare se è possibile riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedere il parere di un tecnico. Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informarsi che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati. Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurarsi che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino. Non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati.”
Ma nei commenti al post del comune marchigiano non mancano le polemiche. Secondo molti cittadini, il letto del fiume Misa, da tempo, sarebbe stato sporco e ostruito dai detriti. “Cosa dobbiamo fare dopo l’alluvione?”, scrive un utente, “sarebbe bello scrivere cosa fare PRIMA“. C’è anche chi invita a rimandare le critiche: “Ora non è il momento delle polemiche”.
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