È arrivato l’atteso via libera da parte del Consiglio dei ministri al decreto aiuti ter, ultimo atto legislativo del governo Draghi. Il provvedimento, che contiene nuovi aiuti contro il caro energia e vale circa 14 miliardi di euro, è stato approvato all’unanimità. È stato deciso un bonus una tantum di 150 euro per chi percepisce redditi inferiori a 20mila euro lordi annui. Il bonus andrà anche ai pensionati e interesserà una platea di 22 milioni di persone. Viene poi rafforzato il sistema di credito di imposta per le imprese. Per le cosiddette aziende energivore sarà del 40% (dal 25%) della spesa per le bollette e del 30% per le imprese più piccole che impiegano energia elettrica con una potenza dai 4,5 kilowatt in su. Raddoppiati quindi, evidenzia il ministero dello Sviluppo economico, i benefici anche per gli impianti di risalita e per tutte le attività produttive e commerciali non classificate come energivore. Verrà confermata la riduzione delle accise su gasolio e benzina fino a tutto novembre.

“L’andamento dell’economia italiana ci consente di aiutare famiglie e imprese senza fare uno scostamento dei conti pubblici”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, presentando le misure in conferenza stampa. Con i nuovi sostegni del governo previsti “14 miliardi di euro per famiglie e imprese che si aggiungono a quasi 50 nei mesi scorsi, nel complesso un valore superiore a 60 miliardi di euro pari a 3.5% del Pil. Quindi siamo tra i paesi che hanno speso di più in Europa”, ha aggiunto.

“Dal nostro punto di vista le garanzie sono immediatamente operative”, ha precisato il ministro dell’Economia Daniele Franco riferendosi alle garanzie sui prestiti per le bollette, ampliate oggi con il decreto. Le misure che allargano la platea delle imprese beneficiarie dei crediti d’imposta per compensare i costi energetici, ed estendono gli aiuti rafforzati al bimestre ottobre-novembre, potranno essere facilmente estese a fine anno, ha aggiunto Franco, spiegando che “confidiamo che l’andamento delle entrate, trainate dalla crescita e dall’inflazione, renderà possibile un intervento analogo a dicembre” da parte del prossimo Esecutivo.

Con il decreto arrivano anche nuovi stanziamenti per il bonus trasporti, il contributo da 60 euro per l’acquisto di abbonamenti ai trasporti pubblici. In particolare, il Fondo nato con il primo decreto Aiuti è incrementato di 10 milioni di euro per l’anno 2022. Il voucher, riconosciuto alle persone con reddito annuo inferiore a 35mila euro, potrà essere richiesto fino a dicembre. Secondo i dati del ministero del Lavoro, finora i bonus emessi sono stati circa 730mila.

Ulteriori 100 milioni di euro – che si aggiungono ai 40 milioni già stanziati con precedenti provvedimenti – a favore delle aziende del trasporto pubblico locale per i maggiori costi sostenuti, nel terzo quadrimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, per l’acquisto del carburante utilizzato nei mezzi per effettuare il servizio. Il decreto stanzia anche 100 milioni per le imprese di autotrasporto per mitigare gli effetti dell’aumento dei carburanti.

Per “mitigare gli effetti” dell’aumento dei costi di fornitura di energia elettrica e di gas sostenuti da sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e istituti e luoghi della cultura “è autorizzata la spesa di 40 milioni di euro per l’anno 2022. Con decreto del Ministro della cultura, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono definite le modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse di cui al primo periodo”. Previsti poi contributi a fondo perduto per 50 milioni di euro nel 2022 a favore di associazioni, società sportive dilettantistiche e federazioni che gestiscono impianti sportivi e piscine.

Nel decreto è contemplato inoltre un contributo straordinario per gli enti del terzo settore pari al 25% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel primo, secondo, terzo e quarto trimestre 2022, e a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un eguale contributo straordinario pari al 25% per quello consumato nel primo, secondo, terzo e quarto trimestre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici. “Nel dl Aiuti ter abbiamo inserito una norma per aiutare gli enti che gestiscono servizi per la disabilità a sostenere i costi dell’energia. E’ istituito un fondo di 120 milioni l’anno, di cui 100 da fondi gestiti dal ministro per le Disabilità. I fondi spettano agli enti del terzo settore e agli enti religiosi civilmente riconosciuti che gestiscono servizi sociosanitari e sociali in regime residenziale e semiresidenziale per disabili che per l’aumento dei costi di energia termica e elettrica hanno subito un incremento dei costi oltre il 30 per cento nel terzo e quarto trimestre 2022″. Così il ministro per le Disabilità, Erika Stefani. Il Consiglio dei ministri autorizzerà a proseguire nella realizzazione di sei impianti eolici: 4 in Puglia, 1 in Sardegna e 1 in Basilicata, superando così i 2.185 MW autorizzati dal governo.

Non strettamente legati al caro energia gli altri provvedimenti inclusi nel testo. Per creare nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore, “è istituito fino al completamento del Pnrr” il “Fondo per l’housing universitario”, con una dotazione pari a 660 milioni di euro. La norma è contenuta nella bozza del dl aiuti ter entrata in Cdm, e rientra nelle “nuove misure di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in materia di alloggi e residenze per studenti universitari”. I nuovi posti letto “sono destinati agli studenti fuori sede individuati sulla base delle graduatorie del diritto allo studio, o di quelle di merito”.

Il datore di lavoro che vuole delocalizzare o chiudere la sua attività in assenza di crisi ha 90 giorni (e non più 30) per presentare un piano per limitare le ricadute occupazionali ed economiche. E il contributo che è tenuto a pagare “in caso di mancata sottoscrizione del piano da parte delle organizzazioni sindacali” è “innalzato del 500 %”.

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