“Vota Scaglione”, così si legge in un manifesto, subito sotto la foto di Renato Schifani. Un errore? Nient’affatto, è, anzi, l’ennesimo colpo del collettivo Offline che come aveva già fatto per le comunali di Palermo, anche adesso interviene a gamba tesa sulle elezioni. Professore Scaglione è, infatti, secondo gli inquirenti, lo pseudonimo di Schifani, usato al telefono da Angelo Cuva il tributarista al quale l’ex presidente del Senato avrebbe rivelato notizia sull’inchiesta a carico dell’ex presidente di Confindustria, Antonello Montante e del colonnello dei carabinieri Giuseppe D’Agata. Per questo Schifani è adesso imputato a Caltanissetta per rivelazione di segreto e associazione a delinquere.

Un’altra azione di guerriglia urbana per il collettivo palermitano che alla scorsa tornata elettorale per le comunali fece inviperire Totò Cuffaro e l’attuale sindaco di Palermo, allora candidato, Roberto Lagalla: “Forza Mafia” e “Democrazia collusa”, erano alcuni degli slogan che erano apparsi nei manifesti per le amministrative di giugno. Il collettivo di artisti Offline torna adesso a sferrare una nuova provocazione. Nel mirino questa volta solo Forza Italia. Oltre il manifesto con l’immagine di Schifani, altri due campeggiano nelle strade del centro a Palermo. Uno mostra l’immagine di Carlo Alberto Dalla Chiesa che si scusa in siciliano per la figlia Rita, candidata con Forza Italia: “Scusate ma me figghia è na nagghia (scusate ma mia figlia è una cosa inutile, ndr)”. Il terzo manifesto invece porta il pulsante “salta annuncio” di youtube sotto un manifesto elettorale di Gianfranco Micciché, il leader di Fi in Sicilia.

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