Corde legate intorno al collo e mani legate. Sono stati trovati così diversi corpi nella fossa comune di Izyum. Secondo quanto dichiarato dal consigliere del capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina, Mykhailo Podolyak, sono almeno 450 le persone rimaste uccise: “Nei territori occupati regnano da mesi terrore dilagante, violenze, torture e omicidi di massa“. Le Nazioni Unite hanno espresso l’intenzione di andare a visitare la città liberata: “I nostri colleghi della Missione di monitoraggio dei diritti umani in Ucraina intendono condurre una visita di controllo sul posto per determinare le circostanze della morte di queste persone”, ha detto la portavoce dell’ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Elizabeth Throssell.

Le condizioni in cui sono stati ritrovati molti dei corpi delle persone rimaste uccise fanno pensare a nuove esecuzioni di civili, come avvenuto a Bucha. Anche per questo è confermata la visita dell’Onu per “stabilire qualcosa in più su ciò che potrebbe essere successo”, spiega Throssell. In seguito alla scoperta della fossa comune a Izyum, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito i soldati russi “assassini e torturatori”. Su Telegram ha promesso che la controffensiva andrà avanti, assicurando che ci sarà “una punizione terribilmente giusta” per Mosca, che si lascia dietro “solo morte e sofferenza”.

Secondo la BBC, oltre l’80% dei palazzi della città è stato distrutto dai bombardamenti e “i corpi vengono ancora scoperti tra le macerie“. In una foresta vicino al paese, i giornalisti dell’Associated Press hanno trovato diverse sepolture di massa: tra gli alberi ci sono centinaia di tombe con croci di legno che riportano solo dei numeri. Tutti i corpi ritrovati a Izyum “saranno riesumati e portati via per l’esame forense come parte di un grande sforzo della polizia, insieme ai procuratori e ad altri investigatori, per raccogliere prove di sospetti crimini di guerra russi”, ha dichiarato Serhii Bolvinov, investigatore capo della polizia della regione di Kharkiv.

Nel frattempo, proprio nella regione di Kharkiv il governo di Kiev ha dichiarato di aver scoperto dieci camere di tortura: “Ad oggi, posso parlare di almeno dieci camere di tortura scoperte in diverse località della regione di Kharkiv”, di cui due nella cittadina di Balaklia, ha riferito il capo della polizia nazionale Igor Klymenko.

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