“Politica ipocrita che piange quando ci sono i disastri”. Di fronte all’alluvione delle Marche, dove in poche ore ci sono state le precipitazioni che di solito si registrano in sei mesi, gli esponenti politici (non tutti) chiedono maggiore attenzione per i cambiamenti climatici. Ma ad accusare la politica è proprio Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde. Dopo di lui hanno parlato anche i leader Enrico Letta e Giuseppe Conte chiedendo interventi contro fenomeni che sono sempre di più la norma. Intanto Matteo Salvini e Giorgia Meloni esprimono la loro vicinanza alla Regione, amministrata proprio dal centrodestra. Il presidente Fdi Francesco Acquaroli ha fatto sapere di aver ricevuto le chiamate di Sergio Mattarella e Mario Draghi. Il presidente della Camera Roberto Fico ha espresso la necessità di politiche urgenti per far fronte al cambiamento climatico.

Bonelli, intervistato da Radio Anch’io su Radio 1 ha denunciato il fatto che di clima e ambiente si parli solo in occasione delle catastrofi. “Siamo indignati a dover commentare, a cadenza purtroppo ravvicinata, le vittime del cambiamento climatico: prima i morti della Marmolada oggi quelli nelle Marche a Cantiano”, ha detto annunciando di aver sospeso la campagna elettorale in Regione (così come il Partito democratico). “In Italia ci sono 8 milioni di persone che vivono in aree a rischio alluvione e frane. Ma purtroppo assistiamo all’ipocrisia di quella politica che piange, fintamente, quando ci sono i disastri per tornare a fare i distruttori del territorio e dell’ambiente il giorno dopo. Ricordo che il consumo del suolo, nel nostro Paese, viaggia al ritmo di 2 mq al secondo e che nei cassetti del ministro Cingolani è bloccato il ‘Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici’ (Pnacc) redatto dal Cmcc (il Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici) sulla base delle informazioni fornite dal rapporto IPCC delle Nazioni unite del lontano 2014. Cingolani ha qualcosa da dire o continua a pensare che la transizione ecologica sia un bagno di sangue? Ricordo che la mancata approvazione del piano è una gravissima omissione”. E ha concluso: “Viviamo in una nazione in cui molte Regioni, attraverso i condoni, hanno consentito l’abitabilità di scantinati, interrati e seminterrati anche in zone a rischio idraulico. Il cambiamento climatico deve essere fermato con politiche urgenti e rigorose: stiamo rubando il futuro alle generazioni che verranno”.

Maggiori interventi sul territorio sono stati invocati anche da Giuseppe Conte: “Siamo in Sicilia”, ha detto durante un comizio, “ma siamo vicini a tutti i familiari delle vittime delle Marche e alle comunità locali per questa tragedia che, ancora una volta, ci dice che dobbiamo contrastare i cambiamenti climatici e che dobbiamo sistemare il nostro territorio perché il dissesto idrogeologico diventa un rischio per l’incolumità nostra e delle nostre famiglie e dei nostri figli. Siamo tutti vicini a loro il M5s è assolutamente disponibile a qualsiasi cosa per stare vicini ai soccorsi, alle comunità ai sindaci e alle amministrazioni e alle comunità locali, ovviamente supporterà tutte le iniziative che vanno in questa direzione”.

Enrico Letta, su Twitter, ha scritto: “Come si fa a pensare che la lotta al #CambioClimatico non sia la prima priorità? Come si fa?”. E poco prima aveva annunciato: “Fermiamo la nostra campagna elettorale nelle Marche. In segno di lutto e partecipazione al dolore delle famiglie colpite e per dare coi nostri volontari tutto l’aiuto necessario rispetto ai terribili danni della alluvione”.

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