Basta filtri, ritocchi, balletti, seguaci e ‘mi piace’ sui social: è arrivata BeReal, l’app francese rilasciata nel 2020 e che sta spopolando solo adesso. Di cosa si tratta? Lo si evince dal nome, è un’applicazione di social media che punta sull’autenticità ed è scaricabile gratuitamente dall’App Store o dal Play Store. Come riportato dal sito Insider, “i download dell’app sono aumentati del 315% dall’inizio dell’anno, posizionandosi ora al quarto posto nell’elenco delle app di social media più scaricate”. “I tuoi amici, veramente” è lo slogan. La sua peculiarità è quella di incoraggiare gli utenti a condividere foto naturali e spontanee di se stessi. Per farlo, l’app invia una notifica quotidiana – ogni volta ad un orario differente – dalla quale scattano i due minuti entro i quali bisogna pubblicare la propria foto, con fotocamera anteriore e fotocamera posteriore entrambe attivate. Dunque, cosa stai facendo veramente in quel momento? E qual è il tuo aspetto? “Tieni i tuoi amici tutto il giorno con te”, si legge nella pubblicità. E se pubblichi dopo i due minuti? Gli altri utenti vengono avvertiti del ritardo. Per iscriversi è necessario inserire le proprie informazioni di base e in seguito si può creare un RealMoji, ovvero una sorta di sostituto di emoji con cui si interagisce con gli altri, commentando la loro foto del giorno. “Tutte le notifiche nell’app sono silenziose tranne quella che ti avverte quando pubblicare una volta al giorno”, si legge durante l’iscrizione. Dunque notifiche attivate, questo è l’unico modo per poter condividere. Attenzione, non esistono like né follower. Proprio così, gli egoriferiti probabilmente non ameranno questo ‘dettaglio’. Se proprio la foto non ci piace, allora si può cancellare (ma solo una volta al giorno). L’app scoraggia gli utenti che cercano di provare e riprovare a realizzare lo scatto ‘perfetto’. E il profilo, invece? Di default è privato, le foto vengono condivise solo con i nostri amici ma si può rendere pubblico cambiando le impostazioni. È inoltre possibile inserire una ‘caption’ (una didascalia) e rivedere le foto passate andando nella sezione ‘memorie’, visibile solo all’utente che ha pubblicato gli scatti. Qualcuno ha polemizzato mostrando alcuni dubbi sulla privacy. Legittimi, non entreremo in merito. Tuttavia è bene specificare che la notifica dell’app può essere ovviamente ignorata e che è comunque possibile fotografare quello che desideriamo, non per forza il nostro viso e non per forza dev’essere inserita la geolocalizzazione. Insomma, come al solito: è l’uso che se ne fa delle cose a fare la differenza.