Continuano gli strascichi e le polemiche sul caso delle ombre di molestie al Senato che ha coinvolto il parlamentare di Azione Matteo Richetti. In mattinata era stato lo stesso senatore a replicare alle accuse mosse dalla donna intervista a volto coperto da Fanpage: “Tutto inventato, sono messaggi falsi e artefatti. Ho già denunciato”, ha dichiarato definendo la donna una “persona con scarso equilibrio“. Ma lo scontro politico prosegue. A rendere noto il nome del senatore coinvolto (non citato nel servizio di Fanpage) era stato lo stesso leader di Azione Carlo Calenda, che ha preso immediatamente le difese del suo candidato. Una presa di posizione che non è andata giù all’europarlamentare del Pd Pina Picierno.

“Oggi Calenda si è svegliato e ha diffuso la querela che Richetti ha presentato alla donna che lo accusa di molestie definendola ‘una squilibrata’. Un atteggiamento riprovevole e patriarcale che punta a vittimizzare la donna e ad assolvere il presunto molestatore”, scrive Picierno su Twitter. La risposta del fondatore di Azione non si è fatta attendere. “No Pina, io ho difeso una persona perbene attaccata con un’intervista anonima. Una persona che da un anno è vittima di stalking che ha denunciato mentre non è stato denunciato”, replica Calenda che passa al contrattacco: “Tu stai semplicemente strumentalizzando tutto ciò non per difendere le donne, ma per prendere voti”. Il botta e risposta social si conclude con la controreplica dell’europarlamentare Pd: “Come sempre i presunti molestatori sono persone per bene e le presunte vittime sono pazze squilibrate. Carlo, vergognati“, commenta Pina Picierno.

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Richetti e l’ombra di molestie al Senato: “Tutto inventato, sono messaggi falsi e artefatti che poi mi hanno attribuito. Ho già denunciato”

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