Il 34enne è accusato di aver estratto la pistola durante una lite. Nella sparatoria è rimasto ferito a una gamba anche un terzo uomo, 30 anni, ora ricoverato in condizioni non gravi all’ospedale di Busto Arsizio
Un lite per futili motivi durante una festa tra connazionali in un bar. Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti sono queste le circostanze in cui, attorno alla mezzanotte di oggi, 17 settembre, un 23enne di nazionalità albanese ha perso la vita a Turbigo, comune della città metropolitana di Milano. I carabinieri della compagnia di Legnano hanno arrestato un suo connazionale 34enne, accusato di averlo ucciso con dei colpi d’arma da fuoco. Nello scontro a fuoco è rimasto ferito a una gamba anche un terzo uomo, 30 anni, ora ricoverato in condizioni non gravi all’ospedale di Busto Arsizio.
Secondo i racconti dei testimoni, presenti in via Allea Comunale a Turbigo, il 34enne ha estratto la pistola al culmine della lite e, dopo aver colpito al polpaccio il primo connazionale, è stato accerchiato dai presenti. È lì che – stando a questa prima ricostruzione – dalla pistola calibro 6,35, smarrita nel 2017 in provincia di Como, è partito il colpo fatale per il 23enne, morto poche ore dopo in ospedale a Legnano. Dopo gli spari l’aggressore è stato picchiato dagli altri partecipanti alla festa prima dell’arrivo dei carabinieri, che lo hanno appunto portato via e arrestato.