Bolzano capitale culturale: alla rassegna Transart proposte innovative radicali
Capita persino che Bolzano possa diventare capitale d’una Italia imprevedibile e diversa da quel che ci raccontano tante desolanti cronache e sondaggi. Sarà pure una magia teatrale, ma succede per davvero. Una città, Bolzano, o Bozen come dicono loro, che potrebbe essere riassunta dal suo monumentale Ginko biloba, regalo nientemeno che della principessa Sissi: l’albero ha resistito per oltre 150 anni sopportando anche due guerre mondiali e oggi è custodito in un vaso da guinness dei primati, di dieci metri di diametro, dentro al Palais Campofranco, la nuova area vetrina accanto alla storica piazza Walther. Il Ginko svetta come il cuore verde di un centro storico gioiello, sempre molto amato dai turisti, soprattutto austriaci e tedeschi, a suggerire che la chiave anche della ricchezza commerciale di oggi non è solo tra botteghe e alberghi e ristoranti e mercatini. E nemmeno negli impianti di risalita.
C’è un’altra chiave con cui si può comprendere il paradosso di Bolzano capitale ed è proprio culturale, si snoda lungo un asse urbano ben diverso da quell’immagine da vecchio Tirolo rimodernato e conservato perfettamente: ha una sorta di nuovo emisfero cerebrale sinistro nell’edificio razionalista Black Monolith al Noi Technopark (Nature Of Innovation), frutto del recupero di una grandiosa area industriale di Oltrisarco-Aslago, di cui svetta ancora la torre idrica; ma a segnarlo dentro il centro storico sono le architetture del teatro comunale, una sorta di ziggurat post-moderno firmato da Marco Zanuso, e del Museion, un cubo di vetro dello studio berlinese Kruger Schuberth Vandreike. In questo centro d’arte contemporanea, a pochi passi dal battutissimo museo archeologico che custodisce la mummia di Otzi, s’è appena conclusa la prima mostra europea dedicata alla lunga e a tratti controversa carriera dell’artista militante filippino David Medalla, e si sta per aprire un’importante collettiva post-Covid, con lavori di artisti di tutto il mondo proprio sul rapporto tra salute e malattia.
Al Comunale tiene banco, fino al 24 settembre, Transart, forse la rassegna più interessante di musica, teatro e arti performative, tra le tante di primissimo livello che si tengono a Bolzano. Solo qui si possono trovare proposte innovative radicali, persino “scandalose”, che in gran parte dei nostri teatri non trovano mai posto, come è accaduto il 13 settembre, con Billy’s Violence. All’opposto di un dilagante politicamente corretto, la straordinaria compagnia di teatro-danza Need Company di Jan Lauwers spolpa in dieci blocchi la violenza sulle donne nei testi di Shakespeare e la ripropone come uno specchio deformato del nostro mondo. Altro che moralismi da editoriale del giornalone progressista e strizzate d’occhio alle mode della fluidità, che si possono vedere sul tal palcoscenico piccolo o grande che sia.
Dalla riscrittura dei brani shakespeariani più crudeli, Lauwers fa nascere una performance al limite dell’accettabile, e che spesso oltrepassa quel limite, mostrando il maschile e il femminile senza ipocrisie, nel degrado dei sentimenti, nelle prepotenze verbali e nei corpi vessati, nel sangue, negli escrementi, nelle perversioni, nelle torture e persino nelle mutilazioni, seppur bene simulate. Risuonano i testi originali, nonostante tutti fatalmente finiscano per perdere la parola tossendo, con un esito analogo a quelli da long Covid. A legare poi tutto con un filo rosso che più rosso non si può è il performer-musicista Marteen Seghers, in scena nei panni di un buffone, che cura anche le varie sonorizzazioni vocali. Le riletture paiono sconvolgenti: Cleopatra è alle prese con un Marco Antonio pazzo e sanguinario, che spacca la testa a un poveraccio che osa ammirarla; re Lear è interpretato da un attore spagnolo come un vecchio quasi nudo, a metà tra un paziente d’ospizio con l’Alzheimer e un pedofilo incestuoso; se Lavinia deve subire le torture, Desdemona finisce a pezzi in un sacco nero; Amleto pretende il suicidio da una bipolare Ofelia; Romeo e Giulietta sono due giovinetti sciocchi e un po’ pervertiti, ritratti tra le mosche nella tomba, in un pezzo quasi comico; Lady Macbeth, nel gran finale, guida tutto il cast in un bagno di sangue con cinque inquietanti bambole.
Il pubblico, seppur ammaliato, è a tratti esterrefatto, qualcuno sommessamente lascia la sala, ma alla fine tre grandi giri d’applausi salutano i lerci e nudi protagonisti, tra cui spiccano, oltre a Seghers, Grace Ellen Barkey, cofondatrice di Need Company, e Martha Gardner, che ha il coraggio d’andare in scena con un vistoso pancione da maternità. Billy’s Violence ha debuttato al festival di Barcellona, dopo aver raccolto i principali coproduttori in Spagna, suscitando un discreto vespaio per l’eccesso di crudeltà e di violenze nonché, secondo alcuni critici, per l’infedeltà al canone shakespeariano. In Italia se ne è parlato poco o nulla. Non è una novità che si discuta dei lavori di Jan Lauwers, che in quest’impresa ha avuto accanto il figlio Victor Afung come autore (in scena c’è anche la giovanissima figlia avuta con la Barkey, Romy Louise).
Del resto, è un maestro che crede ancora nella forza di un teatro “in grado di dare ossigeno all’umanità e di provocare micro-cambiamenti dentro le persone”, e perciò ha scelto da anni di fare spettacoli di “presentazione”, ripudiando la moda dominante di un “teatro della rappresentazione”, “dove ci si interroga su come mettere in scena una storia piuttosto che sul perché e sul quando”. Need company e Lauwers erano già stati anni fa a Transart, una manifestazione che deve tanto alla caratura internazionale del fondatore Peter Paul Kainrath, pianista e manager culturale: solo qui si possono permettere di ospitare proposte come Billy’s violence, accanto, per esempio, a una sequenza di veri e propri eventi che ribadiscono il segno di “Bolzano città della pace”, mostrando il legame profondo tra il mondo russo e ucraino, tra cui il lavoro di Natalia Pschenitschnikova sulle voci dei vecchi ucraini.
Le Caserme Mercanti di Appiano riaprono per ospitare un’installazioneperformativa sulla delusione ideologica, la sorveglianza e la manipolazione del potere, dell’artista russo Kirill Savchenkov, che avrebbe dovuto rappresentare la Russia alla Biennale di Venezia ma non si è presentato in segno di protesta. Per non dire, ancora, della presenza di musicisti del livello di Valentin Silvestrov, che suggella la Cantata conclusiva al Technopark Noi (dove, peraltro, si potrà anche vedere per alcuni giorni la proiezione di Overseas, prima parte di una trilogia sulle condizioni di lavoro in alto mare, realizzata dal duo di artisti altoatesini di Amburgo Tò Su). E persino un festoso dj-set, organizzato da Transart e Museion per il 23 notte, come The Advanced clubbing by Mutek, può diventare un evento in grado di richiamare il meglio della sperimentazione elettronica internazionale.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Le persone vogliono sentirsi sicure nelle loro città, nelle loro case. Ma l'approccio della destra è sbagliato perchè non basta rafforzare i presidi delle forze dell'ordine, che neanche fanno perchè non ci mettono soldi e mandano poliziotti a fare la guardia ai centri migranti vuoti in Albania, servono presidi sociali e educativi e anche la questione del cambiamenti climatico è una questione di sicurezza". Lo dice Elly Schlein all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato.
Milano, 22 gen. (Adnkronos) - "Come ogni anno, Samsung presenta il nuovo flagship: Samsung Galaxy S25. Lo scorso anno, con Galaxy S24, abbiamo introdotto per la prima volta l’intelligenza artificiale sugli smartphone e quest’anno, con la nuova serie, facciamo un ulteriore balzo in avanti, riuscendo a dare all’intelligenza artificiale una connotazione ancora più fluida, semplice e, direi, conversazionale”. Lo spiega ai microfoni dell’Adnkronos Nicolò Bellorini Vice President Mobile eXperience division di Samsung Electronics Italia, in occasione di Samsung Galaxy Unpacked 2025, l’evento con cui l’azienda sudcoreana presenta la nuova serie di smartphone Samsung Galaxy.
Questa rivoluzione nel mondo degli smartphone AI è resa possibile da diverse innovazioni, la multimodalità in primis, come sottolinea Bellorini: “Samsung Galaxy S25 è in grado di capire perfettamente il contesto nel quale avvengono le richieste, perché comprende voce, video, suoni, testi, file Pdf e qualunque altra cosa. La seconda innovazione importante è la potenza degli agenti AI, che consente a S25 di performare task complessi, che possono andare anche da un’app all’altra”.
I più recenti top di gamma di Samsung portano infatti le capacità di Galaxy AI a un livello superiore, con un’elaborazione AI avanzata direttamente sul dispositivo, migliorando ulteriormente il comparto fotografico leader del settore Galaxy grazie a ProVisual Engine di nuova generazione e offrendo prestazioni eccezionali grazie al processore Qualcomm Snapdragon 8 Elite per Galaxy.
La nuova serie Galaxy S25 stabilisce così un nuovo standard per l’AI mobile, garantendo l’esperienza mobile più naturale e consapevole mai raggiunta, e rappresenta il primo passo nella visione di Samsung di cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono con i loro smartphone e con il mondo che li circonda.
“Come l’anno scorso, sono tre i modelli disponibili, Galaxy S25 Ultra, Galaxy S25+ e Galaxy S25, con vari tagli di memoria - conclude il Vice President Mobile eXperience division di Samsung Electronics Italia - da 128Gb fino 1Tb, tutti con 12Gb di Ram”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Quale è la visione del governo Meloni di fronti ai cambiamenti climatici? E' semplice, basta fare così". Lo dice Elly Schlein tappandosi gli occhi all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato. "Come facevamo da bambini, quando c'era qualcosa che ci faceva paura. Ma il prezzo della non conversione, del non affrontare i cambiamenti climatici è molto più costoso che farlo".
"Quanta competitività perdono le aziende italiane rispetto" ad altri Paesi dove si investe in rinnovabili? Ma "il governo non se ne occupa. Questi sono invece gli obiettivi che ci stiamo dando in vista della Cop 30" in Brasile.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La Lega di Matteo Salvini non perde tempo e scavalca a destra Giorgia Meloni, sempre più legata all'internazionale nera, annunciando la decisione di aprire il dibattito per dire stop all'adesione dell'Italia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Questa posizione, ispirata all'analogo passo compiuto ieri da Donald Trump, rappresenterebbe un grave segnale di isolamento dell'Italia a livello internazionale e dai principali organismi impegnati nella tutela della salute globale". Così Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs.
"L'Oms non è solo un'istituzione scientifica di riferimento, ma un baluardo nella lotta contro pandemie, malattie croniche e disuguaglianze sanitarie in Africa e nei Paesi più poveri. Quando, a metà del XIX secolo, la peste, il colera e la febbre gialla hanno scatenato ondate mortali in un mondo appena industrializzato e interconnesso, l’adozione di un approccio globale alla salute è diventata un imperativo. Medici, scienziati, presidenti e primi ministri convocarono con urgenza la Conferenza Sanitaria Internazionale di Parigi nel 1851, un precursore di quella che oggi è la più grande del suo genere: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nota come Oms. In mezzo alle crisi, ai conflitti, alla continua minaccia di epidemie e ai cambiamenti climatici, l’Oms ha reagito: dalle guerre a Gaza, in Sudan e in Ucraina fino a garantire l’arrivo di vaccini e forniture mediche salvavita in aree remote o pericolose, svolgendo un ruolo fondamentale di indirizzo nel rispondere all'emergenza Covid-19".
"La Lega dimostra ancora una volta un approccio irresponsabile, che antepone logiche ideologiche e sovraniste al benessere dei cittadini. Interrompere la nostra adesione all'Oms significa rinunciare a strumenti essenziali di coordinamento globale, scambio di conoscenze e accesso a risorse indispensabili per affrontare emergenze sanitarie. Andrebbero ignorati: ma siccome governano il Paese è bene sapere cosa pensano di questa folle proposta il Ministro della salute Schillaci, la premier Giorgia Meloni e la maggioranza di destra che sostiene il suo governo" conclude Bonelli.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - L'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale ('Icsc') torna per la seconda volta sul mercato delle emissioni Esg portando a termine con straordinario successo il collocamento di un prestito obbligazionario Social unsecured senior preferred dedicato al supporto di investimenti ad elevato impatto nei settori Sport e Cultura, riservato agli investitori istituzionali.
L’operazione ha registrato ordini complessivi per circa 2 miliardi di euro, pari a oltre 6 volte l’offerta iniziale. L’emissione ha visto la partecipazione di un’ampia platea di sottoscrittori nazionali ed esteri per il 45%, in particolare Germania/Austria (24%), a dimostrazione del crescente interesse degli investitori per il settore delle infrastrutture sociali in Italia.
Il prestito obbligazionario, con scadenza a cinque anni e cedola a tasso fisso annua del 3,50%, costituisce la prima emissione a valere sul programma Emtn (Euro Medium Term Note) da 1 miliardo di euro pubblicato il 19 dicembre 2024, la seconda per Icsc dopo l’emissione stand alone del 2022. Il rating del Social Bond è stimato in linea con quelli assegnati alla Banca dalle agenzie S&P e DBRS, rispettivamente pari a BBB- (Stable) e BBB (Positive).
I proventi dell’emissione saranno utilizzati per sostenere investimenti ad elevato impatto sociale nei settori Sport e Cultura, in linea con la missione dell’Istituto e gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
“L’emissione del nuovo Social Bond riflette il crescente impegno di Icsc sul fronte della finanza sostenibile, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dei settori Sport e Cultura. La straordinaria domanda da parte degli investitori istituzionali conferma la fiducia dei mercati nei confronti di Icsc, riconoscendone la consolidata capacità di mobilitare capitali a lungo termine secondo principi di sostenibilità, responsabilità e inclusione sociale, equità intergenerazionale. Lo Sport e la Cultura rappresentano in misura crescente asset class in grado di generare significative opportunità di investimento a impatto, creando valore economico e sociale, reale e duraturo per il Paese", ha commentato l’Amministratore Delegato Antonella Baldino.
Il bond, ammesso alla negoziazione presso il mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo, è stato emesso a valere sul Social Bond Framework di Icsc, pubblicato nel luglio 2022, che ha ottenuto una favorevole Second Party Opinion rilasciata da Iss Corporate Solutions, confermando l’allineamento agli Icma Principles e la robustezza degli Eligibility Criteria.
Imi-Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Santander e Morgan Stanley hanno agito in qualità di Joint Lead Managers del collocamento.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Mi ha molto colpito la fila di multimiliardari" all'Inauguration Day. "E' un'idea di società opposta alla nostra, una società in cui sono i ricchi a scrivere le leggi per tutti gli altri e a scegliere i giudici che le facciano rispettare. E anche da queste parti non ce la passiamo troppo bene". Lo dice Elly Schlein all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La politica sta facendo abbastanza sul cambiamento climatico? No. E noi come prima forza di opposizione del Paese abbiamo una responsabilità di un governo che nega l'emergenza e ci riporta indietro. Mentre occorre rendere transizione ecologica conveniente ma le politiche di questo Paese non hanno mai accompagnato questa innovazione". Lo dice Elly Schlein all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato.
"Troppe esitazioni e ritardi. Confidiamo nella leadership di Lula che ha organizzato la prossima Cop a Belem, nel cuore dell'Amazzonia" dopo "l'esito insoddisfacente della Cop 20 a Baku. Dobbiamo evitare che tra le tante ricadute nefaste dell'elezione di Trump ci sia un massiccio disimpegno degli Stati Uniti" nelle politiche per il clima. "Abbiamo sentito il suo discorso di insediamento grondante di slogan della campagna elettorale. Il pianeta non si può permettere 5 anni di Trump con queste premesse. E' vero è stato democraticamente eletto, ma c'è chi non ha potuto votare: la nuove generazioni che ci chiederanno il conto".
"A questo nuovo indirizzo dell'amministrazione americana è necessaria una risposta altrettanto forte dell'Europa, è necessario un protagonismo dell'Ue ma non è l'aria che tira a Bruxelles e questo come Pd ci preoccupa moltissimo".
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Paolo Martini
Giornalista
Società - 18 Settembre 2022
Bolzano capitale culturale: alla rassegna Transart proposte innovative radicali
Capita persino che Bolzano possa diventare capitale d’una Italia imprevedibile e diversa da quel che ci raccontano tante desolanti cronache e sondaggi. Sarà pure una magia teatrale, ma succede per davvero. Una città, Bolzano, o Bozen come dicono loro, che potrebbe essere riassunta dal suo monumentale Ginko biloba, regalo nientemeno che della principessa Sissi: l’albero ha resistito per oltre 150 anni sopportando anche due guerre mondiali e oggi è custodito in un vaso da guinness dei primati, di dieci metri di diametro, dentro al Palais Campofranco, la nuova area vetrina accanto alla storica piazza Walther. Il Ginko svetta come il cuore verde di un centro storico gioiello, sempre molto amato dai turisti, soprattutto austriaci e tedeschi, a suggerire che la chiave anche della ricchezza commerciale di oggi non è solo tra botteghe e alberghi e ristoranti e mercatini. E nemmeno negli impianti di risalita.
C’è un’altra chiave con cui si può comprendere il paradosso di Bolzano capitale ed è proprio culturale, si snoda lungo un asse urbano ben diverso da quell’immagine da vecchio Tirolo rimodernato e conservato perfettamente: ha una sorta di nuovo emisfero cerebrale sinistro nell’edificio razionalista Black Monolith al Noi Technopark (Nature Of Innovation), frutto del recupero di una grandiosa area industriale di Oltrisarco-Aslago, di cui svetta ancora la torre idrica; ma a segnarlo dentro il centro storico sono le architetture del teatro comunale, una sorta di ziggurat post-moderno firmato da Marco Zanuso, e del Museion, un cubo di vetro dello studio berlinese Kruger Schuberth Vandreike. In questo centro d’arte contemporanea, a pochi passi dal battutissimo museo archeologico che custodisce la mummia di Otzi, s’è appena conclusa la prima mostra europea dedicata alla lunga e a tratti controversa carriera dell’artista militante filippino David Medalla, e si sta per aprire un’importante collettiva post-Covid, con lavori di artisti di tutto il mondo proprio sul rapporto tra salute e malattia.
Al Comunale tiene banco, fino al 24 settembre, Transart, forse la rassegna più interessante di musica, teatro e arti performative, tra le tante di primissimo livello che si tengono a Bolzano. Solo qui si possono trovare proposte innovative radicali, persino “scandalose”, che in gran parte dei nostri teatri non trovano mai posto, come è accaduto il 13 settembre, con Billy’s Violence. All’opposto di un dilagante politicamente corretto, la straordinaria compagnia di teatro-danza Need Company di Jan Lauwers spolpa in dieci blocchi la violenza sulle donne nei testi di Shakespeare e la ripropone come uno specchio deformato del nostro mondo. Altro che moralismi da editoriale del giornalone progressista e strizzate d’occhio alle mode della fluidità, che si possono vedere sul tal palcoscenico piccolo o grande che sia.
Dalla riscrittura dei brani shakespeariani più crudeli, Lauwers fa nascere una performance al limite dell’accettabile, e che spesso oltrepassa quel limite, mostrando il maschile e il femminile senza ipocrisie, nel degrado dei sentimenti, nelle prepotenze verbali e nei corpi vessati, nel sangue, negli escrementi, nelle perversioni, nelle torture e persino nelle mutilazioni, seppur bene simulate. Risuonano i testi originali, nonostante tutti fatalmente finiscano per perdere la parola tossendo, con un esito analogo a quelli da long Covid. A legare poi tutto con un filo rosso che più rosso non si può è il performer-musicista Marteen Seghers, in scena nei panni di un buffone, che cura anche le varie sonorizzazioni vocali. Le riletture paiono sconvolgenti: Cleopatra è alle prese con un Marco Antonio pazzo e sanguinario, che spacca la testa a un poveraccio che osa ammirarla; re Lear è interpretato da un attore spagnolo come un vecchio quasi nudo, a metà tra un paziente d’ospizio con l’Alzheimer e un pedofilo incestuoso; se Lavinia deve subire le torture, Desdemona finisce a pezzi in un sacco nero; Amleto pretende il suicidio da una bipolare Ofelia; Romeo e Giulietta sono due giovinetti sciocchi e un po’ pervertiti, ritratti tra le mosche nella tomba, in un pezzo quasi comico; Lady Macbeth, nel gran finale, guida tutto il cast in un bagno di sangue con cinque inquietanti bambole.
Il pubblico, seppur ammaliato, è a tratti esterrefatto, qualcuno sommessamente lascia la sala, ma alla fine tre grandi giri d’applausi salutano i lerci e nudi protagonisti, tra cui spiccano, oltre a Seghers, Grace Ellen Barkey, cofondatrice di Need Company, e Martha Gardner, che ha il coraggio d’andare in scena con un vistoso pancione da maternità. Billy’s Violence ha debuttato al festival di Barcellona, dopo aver raccolto i principali coproduttori in Spagna, suscitando un discreto vespaio per l’eccesso di crudeltà e di violenze nonché, secondo alcuni critici, per l’infedeltà al canone shakespeariano. In Italia se ne è parlato poco o nulla. Non è una novità che si discuta dei lavori di Jan Lauwers, che in quest’impresa ha avuto accanto il figlio Victor Afung come autore (in scena c’è anche la giovanissima figlia avuta con la Barkey, Romy Louise).
Del resto, è un maestro che crede ancora nella forza di un teatro “in grado di dare ossigeno all’umanità e di provocare micro-cambiamenti dentro le persone”, e perciò ha scelto da anni di fare spettacoli di “presentazione”, ripudiando la moda dominante di un “teatro della rappresentazione”, “dove ci si interroga su come mettere in scena una storia piuttosto che sul perché e sul quando”. Need company e Lauwers erano già stati anni fa a Transart, una manifestazione che deve tanto alla caratura internazionale del fondatore Peter Paul Kainrath, pianista e manager culturale: solo qui si possono permettere di ospitare proposte come Billy’s violence, accanto, per esempio, a una sequenza di veri e propri eventi che ribadiscono il segno di “Bolzano città della pace”, mostrando il legame profondo tra il mondo russo e ucraino, tra cui il lavoro di Natalia Pschenitschnikova sulle voci dei vecchi ucraini.
Le Caserme Mercanti di Appiano riaprono per ospitare un’installazione performativa sulla delusione ideologica, la sorveglianza e la manipolazione del potere, dell’artista russo Kirill Savchenkov, che avrebbe dovuto rappresentare la Russia alla Biennale di Venezia ma non si è presentato in segno di protesta. Per non dire, ancora, della presenza di musicisti del livello di Valentin Silvestrov, che suggella la Cantata conclusiva al Technopark Noi (dove, peraltro, si potrà anche vedere per alcuni giorni la proiezione di Overseas, prima parte di una trilogia sulle condizioni di lavoro in alto mare, realizzata dal duo di artisti altoatesini di Amburgo Tò Su). E persino un festoso dj-set, organizzato da Transart e Museion per il 23 notte, come The Advanced clubbing by Mutek, può diventare un evento in grado di richiamare il meglio della sperimentazione elettronica internazionale.
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Milano, 22 gen. (Adnkronos) - "Come ogni anno, Samsung presenta il nuovo flagship: Samsung Galaxy S25. Lo scorso anno, con Galaxy S24, abbiamo introdotto per la prima volta l’intelligenza artificiale sugli smartphone e quest’anno, con la nuova serie, facciamo un ulteriore balzo in avanti, riuscendo a dare all’intelligenza artificiale una connotazione ancora più fluida, semplice e, direi, conversazionale”. Lo spiega ai microfoni dell’Adnkronos Nicolò Bellorini Vice President Mobile eXperience division di Samsung Electronics Italia, in occasione di Samsung Galaxy Unpacked 2025, l’evento con cui l’azienda sudcoreana presenta la nuova serie di smartphone Samsung Galaxy.
Questa rivoluzione nel mondo degli smartphone AI è resa possibile da diverse innovazioni, la multimodalità in primis, come sottolinea Bellorini: “Samsung Galaxy S25 è in grado di capire perfettamente il contesto nel quale avvengono le richieste, perché comprende voce, video, suoni, testi, file Pdf e qualunque altra cosa. La seconda innovazione importante è la potenza degli agenti AI, che consente a S25 di performare task complessi, che possono andare anche da un’app all’altra”.
I più recenti top di gamma di Samsung portano infatti le capacità di Galaxy AI a un livello superiore, con un’elaborazione AI avanzata direttamente sul dispositivo, migliorando ulteriormente il comparto fotografico leader del settore Galaxy grazie a ProVisual Engine di nuova generazione e offrendo prestazioni eccezionali grazie al processore Qualcomm Snapdragon 8 Elite per Galaxy.
La nuova serie Galaxy S25 stabilisce così un nuovo standard per l’AI mobile, garantendo l’esperienza mobile più naturale e consapevole mai raggiunta, e rappresenta il primo passo nella visione di Samsung di cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono con i loro smartphone e con il mondo che li circonda.
“Come l’anno scorso, sono tre i modelli disponibili, Galaxy S25 Ultra, Galaxy S25+ e Galaxy S25, con vari tagli di memoria - conclude il Vice President Mobile eXperience division di Samsung Electronics Italia - da 128Gb fino 1Tb, tutti con 12Gb di Ram”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Quale è la visione del governo Meloni di fronti ai cambiamenti climatici? E' semplice, basta fare così". Lo dice Elly Schlein tappandosi gli occhi all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato. "Come facevamo da bambini, quando c'era qualcosa che ci faceva paura. Ma il prezzo della non conversione, del non affrontare i cambiamenti climatici è molto più costoso che farlo".
"Quanta competitività perdono le aziende italiane rispetto" ad altri Paesi dove si investe in rinnovabili? Ma "il governo non se ne occupa. Questi sono invece gli obiettivi che ci stiamo dando in vista della Cop 30" in Brasile.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La Lega di Matteo Salvini non perde tempo e scavalca a destra Giorgia Meloni, sempre più legata all'internazionale nera, annunciando la decisione di aprire il dibattito per dire stop all'adesione dell'Italia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Questa posizione, ispirata all'analogo passo compiuto ieri da Donald Trump, rappresenterebbe un grave segnale di isolamento dell'Italia a livello internazionale e dai principali organismi impegnati nella tutela della salute globale". Così Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs.
"L'Oms non è solo un'istituzione scientifica di riferimento, ma un baluardo nella lotta contro pandemie, malattie croniche e disuguaglianze sanitarie in Africa e nei Paesi più poveri. Quando, a metà del XIX secolo, la peste, il colera e la febbre gialla hanno scatenato ondate mortali in un mondo appena industrializzato e interconnesso, l’adozione di un approccio globale alla salute è diventata un imperativo. Medici, scienziati, presidenti e primi ministri convocarono con urgenza la Conferenza Sanitaria Internazionale di Parigi nel 1851, un precursore di quella che oggi è la più grande del suo genere: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nota come Oms. In mezzo alle crisi, ai conflitti, alla continua minaccia di epidemie e ai cambiamenti climatici, l’Oms ha reagito: dalle guerre a Gaza, in Sudan e in Ucraina fino a garantire l’arrivo di vaccini e forniture mediche salvavita in aree remote o pericolose, svolgendo un ruolo fondamentale di indirizzo nel rispondere all'emergenza Covid-19".
"La Lega dimostra ancora una volta un approccio irresponsabile, che antepone logiche ideologiche e sovraniste al benessere dei cittadini. Interrompere la nostra adesione all'Oms significa rinunciare a strumenti essenziali di coordinamento globale, scambio di conoscenze e accesso a risorse indispensabili per affrontare emergenze sanitarie. Andrebbero ignorati: ma siccome governano il Paese è bene sapere cosa pensano di questa folle proposta il Ministro della salute Schillaci, la premier Giorgia Meloni e la maggioranza di destra che sostiene il suo governo" conclude Bonelli.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - L'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale ('Icsc') torna per la seconda volta sul mercato delle emissioni Esg portando a termine con straordinario successo il collocamento di un prestito obbligazionario Social unsecured senior preferred dedicato al supporto di investimenti ad elevato impatto nei settori Sport e Cultura, riservato agli investitori istituzionali.
L’operazione ha registrato ordini complessivi per circa 2 miliardi di euro, pari a oltre 6 volte l’offerta iniziale. L’emissione ha visto la partecipazione di un’ampia platea di sottoscrittori nazionali ed esteri per il 45%, in particolare Germania/Austria (24%), a dimostrazione del crescente interesse degli investitori per il settore delle infrastrutture sociali in Italia.
Il prestito obbligazionario, con scadenza a cinque anni e cedola a tasso fisso annua del 3,50%, costituisce la prima emissione a valere sul programma Emtn (Euro Medium Term Note) da 1 miliardo di euro pubblicato il 19 dicembre 2024, la seconda per Icsc dopo l’emissione stand alone del 2022. Il rating del Social Bond è stimato in linea con quelli assegnati alla Banca dalle agenzie S&P e DBRS, rispettivamente pari a BBB- (Stable) e BBB (Positive).
I proventi dell’emissione saranno utilizzati per sostenere investimenti ad elevato impatto sociale nei settori Sport e Cultura, in linea con la missione dell’Istituto e gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
“L’emissione del nuovo Social Bond riflette il crescente impegno di Icsc sul fronte della finanza sostenibile, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dei settori Sport e Cultura. La straordinaria domanda da parte degli investitori istituzionali conferma la fiducia dei mercati nei confronti di Icsc, riconoscendone la consolidata capacità di mobilitare capitali a lungo termine secondo principi di sostenibilità, responsabilità e inclusione sociale, equità intergenerazionale. Lo Sport e la Cultura rappresentano in misura crescente asset class in grado di generare significative opportunità di investimento a impatto, creando valore economico e sociale, reale e duraturo per il Paese", ha commentato l’Amministratore Delegato Antonella Baldino.
Il bond, ammesso alla negoziazione presso il mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo, è stato emesso a valere sul Social Bond Framework di Icsc, pubblicato nel luglio 2022, che ha ottenuto una favorevole Second Party Opinion rilasciata da Iss Corporate Solutions, confermando l’allineamento agli Icma Principles e la robustezza degli Eligibility Criteria.
Imi-Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Santander e Morgan Stanley hanno agito in qualità di Joint Lead Managers del collocamento.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Mi ha molto colpito la fila di multimiliardari" all'Inauguration Day. "E' un'idea di società opposta alla nostra, una società in cui sono i ricchi a scrivere le leggi per tutti gli altri e a scegliere i giudici che le facciano rispettare. E anche da queste parti non ce la passiamo troppo bene". Lo dice Elly Schlein all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La politica sta facendo abbastanza sul cambiamento climatico? No. E noi come prima forza di opposizione del Paese abbiamo una responsabilità di un governo che nega l'emergenza e ci riporta indietro. Mentre occorre rendere transizione ecologica conveniente ma le politiche di questo Paese non hanno mai accompagnato questa innovazione". Lo dice Elly Schlein all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato.
"Troppe esitazioni e ritardi. Confidiamo nella leadership di Lula che ha organizzato la prossima Cop a Belem, nel cuore dell'Amazzonia" dopo "l'esito insoddisfacente della Cop 20 a Baku. Dobbiamo evitare che tra le tante ricadute nefaste dell'elezione di Trump ci sia un massiccio disimpegno degli Stati Uniti" nelle politiche per il clima. "Abbiamo sentito il suo discorso di insediamento grondante di slogan della campagna elettorale. Il pianeta non si può permettere 5 anni di Trump con queste premesse. E' vero è stato democraticamente eletto, ma c'è chi non ha potuto votare: la nuove generazioni che ci chiederanno il conto".
"A questo nuovo indirizzo dell'amministrazione americana è necessaria una risposta altrettanto forte dell'Europa, è necessario un protagonismo dell'Ue ma non è l'aria che tira a Bruxelles e questo come Pd ci preoccupa moltissimo".