Elezioni, una preghiera: non cascate sui discorsi contro il ‘gender’. In realtà non fanno nulla
di Margherita Cavallaro
L’estate pare sia ufficialmente finita. La Spagna farà una legge per l’autodeterminazione di genere, Singapore finalmente decriminalizzerà i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso e in Italia siamo entrati in campagna elettorale, il che vuol dire che abbiamo tutti la gioia di venire coinvolti in conversazioni con grandi scienziati politici da bar, l’opinione di cui non chiederemmo nemmeno per il tempo di cottura dei tortellini. Come succede ho almeno una persona del genere nella mia famiglia (e so di non essere la sola in questa situazione drammatica) e già sono stata costretta a sentire “Speriamo vinca *beep* altrimenti ricominciano con la storia del gender” (il *beep* sta per i soggetti il quale programma elettorale può essere riassunto in “morte agli immigrati di colore, ai froci e alle tasse per i ricchi”).
Per non rompere irrimediabilmente rapporti familiari di primo grado e dover cambiare cognome non ho detto niente (lo so! Io che non dico niente! Sconvolgente!). Purtroppo questo non ha portato il Vaticano a canonizzarmi seduta stante, né sono stata riconosciuta come reincarnazione del Buddha. La vita è ingiusta. Però quella frase mi ha fatto ripensare a un capitolo di un libro che ho letto di recente sul Polari (di cui parlerò in un altro blog, per cui frenate la curiosità). Non voglio ammorbarvi troppo con la storia sociale inglese (ma se volete scrivetelo pure nei commenti e accontenterò il vostro fetish), per cui riassumerò.
Nel capitolo in questione di Fabulosa! L’autore Paul Baker rilevava come l’aggressività della polizia inglese verso le persone Lgbt+ sia sempre stata (fino ad anni recenti, ricordandoci che fino al 2003 non era legale parlare di persone Lgbt+ nelle scuole e che le unioni civili sono state legalizzate solo nel 2004) sproporzionata se paragonata al comportamento che questa aveva verso altri comportamenti illegali e come, anzi, tale aggressività aumentò quando alcune attività legate alla vita delle persone Lgbt+ furono decriminalizzate. In soldoni, se guardavi troppo intensamente qualcuno dello stesso sesso per strada (o avevi un andamento o abbigliamento inadatto, o ti tenevi per mano, etc.) venivi prima di tutto menato e poi ammanettato e arrestato, ma se rapinavi o pugnalavi qualcuno venivi solo ammanettato e arrestato. Le giuste priorità insomma, quelle derivanti dai sani principi.
Paul Baker, che incredibilmente ritiene siano più gravi omicidi e furti del tenersi per mano in pubblico, trova una causa per questa disparità: le persone Lgbt+ non sono solitamente criminali. Anzi, spesso siamo ben educati, seri professionisti, veniamo magari da buone famiglie e siamo avulsi alla violenza. Pestare due uomini gay che si baciano nell’oscurità isolata di un vicolo è molto più facile che essere violenti con un omone grosso, magari armato, che fa a botte un giorno sì e l’altro pure e che in galera non raccoglie mai la saponetta da terra perché lui è quello che butta per terra le saponette degli altri. È facile prendersela con qualcuno che ti asseconda civilmente e di buon grado quando gli dici di seguirti e che riesce solo a dire “ti prego basta!” quando lo pesti. È facile prendersela con chi è già ai margini e non ha il potere di difendersi.
Ecco, quell’affermazione, così come il programma elettorale di *beep*, segue lo stesso principio. È difficile affrontare situazioni complicate che richiedono una certa competenza anche solo per essere capite nelle loro sfumature (figuriamoci poi per trovarvi soluzioni), mentre per dire “abbasso il gender, affondiamo le navi e lasciamo i gay senza diritti” non serve nemmeno la quinta elementare. È più facile, ti riempie la bocca e dà l’impressione che tu stia facendo del lavoro senza rendere ovvio il fatto che quel lavoro non lo sai fare. Esattamente come facevano i poliziotti che picchiavano i ragazzi e le ragazze che si baciavano di nascosto invece che pensare alle bande di criminali veri che facevano rapine, trafficavano umani e facevano esplodere l’epidemia di dipendenza da eroina.
Non sono stata canonizzata per non aver urlato niente in faccia al mio parente, ma voglio farvi comunque una preghiera: quando sentirete qualcuno dire di star facendo molto lavoro quando questo lavoro è, nel migliore dei casi, nulla, e nel peggiore è prendersela con chi sa che non si può difendere, non cascateci. Avete dimostrato tanto scetticismo e tanto senso critico quando si parlava di mascherine, green pass e vaccini. Vi prego di usarlo anche su questo.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Spinelli, scusala. Ai tempi sarebbe stata dalla parte di chi ti ha mandato al confino". Lo scrive l'eurodeputato Pd, Pierfrancesco Maran, postando una foto di Altiero Spinelli.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "La lettura del manifesto di Ventotene da parte di Giorgia Meloni oggi è stata una provocazione, quando utilizza certe modalità si dimentica di essere la presidente del Consiglio e torna ad essere militante del suo partito". Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l'ex presidente Pd e ministra Rosy Bindi, intervistata da Giorgio Lauro e Marisa Laurito.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Voler delegittimare gli autori, unanimemente riconosciuti come i fondatori morali dell’Europa, grazie ai quali Giorgia Meloni può sedere in Parlamento come presidente del consiglio, è stata un’operazione inaccettabile. Va ben oltre ogni dialettica possibile è per questo che le opposizioni si sono ribellate". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in un’intervista a Radio Radicale dopo la sospensione dell’Aula di Montecitorio.
"Ricordo poi alla destra - aggiunge infine il leader di SI - che ci sarà ben una ragione per cui un edificio dei Palazzi della Ue a Bruxelles è dedicato proprio ad Altiero Spinelli".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - “Il Manifesto di Ventotene è stato scritto durante la dittatura fascista. È un documento simbolo di libertà e democrazia, che ha espresso una visione per sconfiggere l'oppressione e indicato un percorso federale europeista come risposta ai sovranismi devastanti". Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche europee della Camera.
"Quel progetto coraggioso degli Stati Uniti d'Europa, la cui ambizione ha consentito di avere oltre 70 finora di pace nel nostro Continente e di garantire diritti fondamentali. Meloni dovrebbe vergognarsi di una vera e propria apologia di fascismo che offende gravemente la nostra storia, la nostra memoria, il fondamento della nostra Costituzione democratica. Un'inaccettabile arma di distrazione di massa per distogliere l'attenzione dalla totale ambiguità della risoluzione di maggioranza sulla difesa europea che non dà nessun mandato chiaro alla Premier in vista del prossimo Consiglio Ue”.
Roma, 19 mar (Adnkronos) - "Meloni come Trump. Ha deciso di prendere a pugni i fondamentali della Repubblica e dell’Europa. Attorno ai fondamentali è ora di organizzare una risposta politica, democratica e civile". Lo scrive sui sociale Pierluigi Bersani.
Milano, 19 mar. (Adnkronos)(Adnkronos) - "Suzuki sta attraversando un periodo particolarmente positivo grazie all'andamento in crescita su tutte le aree globalmente coperte dal marchio''. Lo dice Massimo Nalli, Presidente di Suzuki Italia.
L'unica eccezione forse è proprio l'Europa, dove l'instabilità dei regolamenti sta delineando qualche incertezza. In realtà la crescita a livello mondiale è quasi del 4%, e nei primi nove mesi dell'esercizio fiscale - che noi, essendo giapponesi, iniziamo dal primo aprile e lo terminiamo il 31 marzo successivo - abbiamo già raggiunto 2 milioni e 600mila unità vendute, numero che ci colloca nella top 10 dei costruttori mondiali di auto".
"Suzuki ha un feeling con l’Italia - prosegue Nalli - Dal 2013, quando è cominciato il ciclo di rinnovamento di tutta la gamma, Suzuki è sempre cresciuta, sia di volumi che di quota di mercato. Non ha fatto eccezione il 2024, con un incremento che ci ha portati al 2,4% di quota di mercato. Nei primi due mesi del 2025, come dicevo, l'instabilità dei regolamenti europei ha influenzato anche le politiche del quartier generale, che è molto orientato e molto forte su mercati asiatici come il Giappone e soprattutto l'India. Ma siamo ottimisti per il prossimo futuro, sapendo che l'Europa in questo momento sta mettendo mano ai regolamenti”.
“Suzuki non ha una strategia segreta, ma quella che ha sempre dichiarato fin dall'inizio, ovvero cercare di dare al cliente quello che si aspetta, quello che serve per la mobilità – commenta Nalli in merito ai nuovi modelli, anche alla luce della flessione sul mercato italiano – Parliamo quindi di una gamma interamente ibrida: fin dal 2020 Suzuki è l'unico marchio tutto e solo ibrido; e poi, anche per rispettare le normative - perché Suzuki discute le norme ma poi le deve rispettare - il lancio di una vettura elettrica, che si chiama eVitara ed è la Vitara che ci si aspetta dalla Suzuki, ossia un fuoristrada duro e puro in versione elettrica”.
Sulle strategie future, Nalli aggiunge "Suzuki Motor Corporation ha intrapreso una strada multipath, cioè che segue diversi percorsi. L'ibrido sarà la nostra principale soluzione per la mobilità del futuro, unita all'elettrico: questo perché l'Europa ce lo chiede, il pianeta ce lo chiede e di conseguenza seguiamo volentieri le norme in tal senso. Non trascuriamo poi altre soluzioni come quelle dei biocarburanti o dei carburanti sintetici. In particolare Suzuki è molto attiva sul biometano, addirittura ne è produttore per il mercato indiano" conclude il Presidente di Suzuki Italia Massimo Nalli.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Pur di coprire le divisioni della destra, le bordate di Salvini, la patriota Meloni è disposta a irridere i padri della Patria e dell’Europa. Se guida il Governo di una Repubblica democratica è grazie a loro, che dal confino fascista di Ventotene concepivano un sogno di libertà". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd.
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Wake Up Italia - London
Associazione delle persone LGBT+ italiane a Londra
Elezioni politiche 2022 - 18 Settembre 2022
Elezioni, una preghiera: non cascate sui discorsi contro il ‘gender’. In realtà non fanno nulla
di Margherita Cavallaro
L’estate pare sia ufficialmente finita. La Spagna farà una legge per l’autodeterminazione di genere, Singapore finalmente decriminalizzerà i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso e in Italia siamo entrati in campagna elettorale, il che vuol dire che abbiamo tutti la gioia di venire coinvolti in conversazioni con grandi scienziati politici da bar, l’opinione di cui non chiederemmo nemmeno per il tempo di cottura dei tortellini. Come succede ho almeno una persona del genere nella mia famiglia (e so di non essere la sola in questa situazione drammatica) e già sono stata costretta a sentire “Speriamo vinca *beep* altrimenti ricominciano con la storia del gender” (il *beep* sta per i soggetti il quale programma elettorale può essere riassunto in “morte agli immigrati di colore, ai froci e alle tasse per i ricchi”).
Per non rompere irrimediabilmente rapporti familiari di primo grado e dover cambiare cognome non ho detto niente (lo so! Io che non dico niente! Sconvolgente!). Purtroppo questo non ha portato il Vaticano a canonizzarmi seduta stante, né sono stata riconosciuta come reincarnazione del Buddha. La vita è ingiusta. Però quella frase mi ha fatto ripensare a un capitolo di un libro che ho letto di recente sul Polari (di cui parlerò in un altro blog, per cui frenate la curiosità). Non voglio ammorbarvi troppo con la storia sociale inglese (ma se volete scrivetelo pure nei commenti e accontenterò il vostro fetish), per cui riassumerò.
Nel capitolo in questione di Fabulosa! L’autore Paul Baker rilevava come l’aggressività della polizia inglese verso le persone Lgbt+ sia sempre stata (fino ad anni recenti, ricordandoci che fino al 2003 non era legale parlare di persone Lgbt+ nelle scuole e che le unioni civili sono state legalizzate solo nel 2004) sproporzionata se paragonata al comportamento che questa aveva verso altri comportamenti illegali e come, anzi, tale aggressività aumentò quando alcune attività legate alla vita delle persone Lgbt+ furono decriminalizzate. In soldoni, se guardavi troppo intensamente qualcuno dello stesso sesso per strada (o avevi un andamento o abbigliamento inadatto, o ti tenevi per mano, etc.) venivi prima di tutto menato e poi ammanettato e arrestato, ma se rapinavi o pugnalavi qualcuno venivi solo ammanettato e arrestato. Le giuste priorità insomma, quelle derivanti dai sani principi.
Paul Baker, che incredibilmente ritiene siano più gravi omicidi e furti del tenersi per mano in pubblico, trova una causa per questa disparità: le persone Lgbt+ non sono solitamente criminali. Anzi, spesso siamo ben educati, seri professionisti, veniamo magari da buone famiglie e siamo avulsi alla violenza. Pestare due uomini gay che si baciano nell’oscurità isolata di un vicolo è molto più facile che essere violenti con un omone grosso, magari armato, che fa a botte un giorno sì e l’altro pure e che in galera non raccoglie mai la saponetta da terra perché lui è quello che butta per terra le saponette degli altri. È facile prendersela con qualcuno che ti asseconda civilmente e di buon grado quando gli dici di seguirti e che riesce solo a dire “ti prego basta!” quando lo pesti. È facile prendersela con chi è già ai margini e non ha il potere di difendersi.
Ecco, quell’affermazione, così come il programma elettorale di *beep*, segue lo stesso principio. È difficile affrontare situazioni complicate che richiedono una certa competenza anche solo per essere capite nelle loro sfumature (figuriamoci poi per trovarvi soluzioni), mentre per dire “abbasso il gender, affondiamo le navi e lasciamo i gay senza diritti” non serve nemmeno la quinta elementare. È più facile, ti riempie la bocca e dà l’impressione che tu stia facendo del lavoro senza rendere ovvio il fatto che quel lavoro non lo sai fare. Esattamente come facevano i poliziotti che picchiavano i ragazzi e le ragazze che si baciavano di nascosto invece che pensare alle bande di criminali veri che facevano rapine, trafficavano umani e facevano esplodere l’epidemia di dipendenza da eroina.
Non sono stata canonizzata per non aver urlato niente in faccia al mio parente, ma voglio farvi comunque una preghiera: quando sentirete qualcuno dire di star facendo molto lavoro quando questo lavoro è, nel migliore dei casi, nulla, e nel peggiore è prendersela con chi sa che non si può difendere, non cascateci. Avete dimostrato tanto scetticismo e tanto senso critico quando si parlava di mascherine, green pass e vaccini. Vi prego di usarlo anche su questo.
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Politica
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Zonaeuro
Il libro bianco per la difesa Ue e i paletti agli acquisti con i prestiti finanziati da eurobond
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Spinelli, scusala. Ai tempi sarebbe stata dalla parte di chi ti ha mandato al confino". Lo scrive l'eurodeputato Pd, Pierfrancesco Maran, postando una foto di Altiero Spinelli.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "La lettura del manifesto di Ventotene da parte di Giorgia Meloni oggi è stata una provocazione, quando utilizza certe modalità si dimentica di essere la presidente del Consiglio e torna ad essere militante del suo partito". Così a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l'ex presidente Pd e ministra Rosy Bindi, intervistata da Giorgio Lauro e Marisa Laurito.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Voler delegittimare gli autori, unanimemente riconosciuti come i fondatori morali dell’Europa, grazie ai quali Giorgia Meloni può sedere in Parlamento come presidente del consiglio, è stata un’operazione inaccettabile. Va ben oltre ogni dialettica possibile è per questo che le opposizioni si sono ribellate". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in un’intervista a Radio Radicale dopo la sospensione dell’Aula di Montecitorio.
"Ricordo poi alla destra - aggiunge infine il leader di SI - che ci sarà ben una ragione per cui un edificio dei Palazzi della Ue a Bruxelles è dedicato proprio ad Altiero Spinelli".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - “Il Manifesto di Ventotene è stato scritto durante la dittatura fascista. È un documento simbolo di libertà e democrazia, che ha espresso una visione per sconfiggere l'oppressione e indicato un percorso federale europeista come risposta ai sovranismi devastanti". Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche europee della Camera.
"Quel progetto coraggioso degli Stati Uniti d'Europa, la cui ambizione ha consentito di avere oltre 70 finora di pace nel nostro Continente e di garantire diritti fondamentali. Meloni dovrebbe vergognarsi di una vera e propria apologia di fascismo che offende gravemente la nostra storia, la nostra memoria, il fondamento della nostra Costituzione democratica. Un'inaccettabile arma di distrazione di massa per distogliere l'attenzione dalla totale ambiguità della risoluzione di maggioranza sulla difesa europea che non dà nessun mandato chiaro alla Premier in vista del prossimo Consiglio Ue”.
Roma, 19 mar (Adnkronos) - "Meloni come Trump. Ha deciso di prendere a pugni i fondamentali della Repubblica e dell’Europa. Attorno ai fondamentali è ora di organizzare una risposta politica, democratica e civile". Lo scrive sui sociale Pierluigi Bersani.
Milano, 19 mar. (Adnkronos)(Adnkronos) - "Suzuki sta attraversando un periodo particolarmente positivo grazie all'andamento in crescita su tutte le aree globalmente coperte dal marchio''. Lo dice Massimo Nalli, Presidente di Suzuki Italia.
L'unica eccezione forse è proprio l'Europa, dove l'instabilità dei regolamenti sta delineando qualche incertezza. In realtà la crescita a livello mondiale è quasi del 4%, e nei primi nove mesi dell'esercizio fiscale - che noi, essendo giapponesi, iniziamo dal primo aprile e lo terminiamo il 31 marzo successivo - abbiamo già raggiunto 2 milioni e 600mila unità vendute, numero che ci colloca nella top 10 dei costruttori mondiali di auto".
"Suzuki ha un feeling con l’Italia - prosegue Nalli - Dal 2013, quando è cominciato il ciclo di rinnovamento di tutta la gamma, Suzuki è sempre cresciuta, sia di volumi che di quota di mercato. Non ha fatto eccezione il 2024, con un incremento che ci ha portati al 2,4% di quota di mercato. Nei primi due mesi del 2025, come dicevo, l'instabilità dei regolamenti europei ha influenzato anche le politiche del quartier generale, che è molto orientato e molto forte su mercati asiatici come il Giappone e soprattutto l'India. Ma siamo ottimisti per il prossimo futuro, sapendo che l'Europa in questo momento sta mettendo mano ai regolamenti”.
“Suzuki non ha una strategia segreta, ma quella che ha sempre dichiarato fin dall'inizio, ovvero cercare di dare al cliente quello che si aspetta, quello che serve per la mobilità – commenta Nalli in merito ai nuovi modelli, anche alla luce della flessione sul mercato italiano – Parliamo quindi di una gamma interamente ibrida: fin dal 2020 Suzuki è l'unico marchio tutto e solo ibrido; e poi, anche per rispettare le normative - perché Suzuki discute le norme ma poi le deve rispettare - il lancio di una vettura elettrica, che si chiama eVitara ed è la Vitara che ci si aspetta dalla Suzuki, ossia un fuoristrada duro e puro in versione elettrica”.
Sulle strategie future, Nalli aggiunge "Suzuki Motor Corporation ha intrapreso una strada multipath, cioè che segue diversi percorsi. L'ibrido sarà la nostra principale soluzione per la mobilità del futuro, unita all'elettrico: questo perché l'Europa ce lo chiede, il pianeta ce lo chiede e di conseguenza seguiamo volentieri le norme in tal senso. Non trascuriamo poi altre soluzioni come quelle dei biocarburanti o dei carburanti sintetici. In particolare Suzuki è molto attiva sul biometano, addirittura ne è produttore per il mercato indiano" conclude il Presidente di Suzuki Italia Massimo Nalli.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Pur di coprire le divisioni della destra, le bordate di Salvini, la patriota Meloni è disposta a irridere i padri della Patria e dell’Europa. Se guida il Governo di una Repubblica democratica è grazie a loro, che dal confino fascista di Ventotene concepivano un sogno di libertà". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri nella segreteria nazionale del Pd.