“Cari amici, cari compagni la mia battaglia finisce qui“. Con queste parole è stata annunciata la morte di Graziella Pagano. Un post apparso questa mattina, domenica 18 settembre, sul suo profilo Facebook. L’ex senatrice si è spenta dopo una lunga malattia all’età di 77 anni: “Purtroppo la mia malattia ha avuto la meglio: ma ho combattuto con vigore fino alla fine. Interrompete la campagna elettorale solo per venire al mio funerale, se vi va”, si legge. Pagano era in lista per il collegio plurinominale di Napoli nelle fila di Italia Viva, alle spalle di Ettore Rosato, presidente nazionale del partito.
È stata consigliera comunale di Napoli dal 1987 al 1992, anno in cui è stata eletta senatrice della Repubblica col Pds. Confermata per quattro legislature, fino al 2006. Nel secondo governo Prodi è stata consigliere politico del presidente del Consiglio, delegata ai rapporti con il parlamento e alle Pari opportunità. Dal 2008 al 2009 è stata europarlamentare, subentrando ad Alfonso Andria. Dal 2010 al 2011 è stata anche assessore al Turismo, ai Grandi Eventi e ai Rapporti con le Municipalità, nella giunta guidata da Rosa Russo Iervolino. Più volte ai vertici dei partiti di appartenenza, è stata responsabile nazionale scuola dei DS, successivamente responsabile nazionale delle donne dello stesso partito. Dopo aver contribuito alla fondazione del Partito Democratico, ne assunse la presidenza in Campania per due volte di seguito. Nel 2019 scelse di seguire Matteo Renzi, aderendo ad Italia Viva, di cui era coordinatore per la città di Napoli. Proprio nei giorni della formazione delle liste, in vista delle prossime elezioni politiche, lo stesso Renzi e Maria Elena Boschi, capogruppo alla Camera di IV, le chiesero la disponibilità di candidarsi alla Camera per il Terzo Polo.
Tra le sue battaglie principali c’è quella per la suola, mondo dal quale proveniva. Prima di iniziare la lunga carriera politica, infatti, aveva insegnato per molti anni materie letterarie. Fu presidente della commissione Edilizia Scolastica. Si adoperò per per la costruzione di alcuni plessi scolastici, in particolare nella zona di Chiaiano, e lavorò per l’attuazione delle norme sull’autonomia scolastica. A lei si deve, inoltre, la prima bozza sui Dico (disegno di legge italiano sui diritti dei conviventi), da cui nacque, poi, la legge sulle unioni civili.
I funerali si terranno martedì 20 settembre, alle ore 17, presso la Basilica Santuario del Carmine Maggiore, in Piazza del Carmine 2, a Napoli.