Il bene di prima necessità per eccellenza, il pane, costa il 18% in più rispetto all’anno scorso. Lo certificano i dati Eurostat sullo scorso agosto relativi a tutti i paesi dell’Unione Europea. Si tratta di un aumento definito “enorme”, considerando che già ad agosto 2021 il prezzo era salito del 3% rispetto ai dodici mesi precedenti.
La causa principale è la guerra tra Russia e Ucraina, spiega Eurostat, che ha causato un aumento generalizzato del costo dell’energia. I forni per la panificazione consumano una grande quantità di elettricità: a Milano, ad esempio, la bolletta per i panettieri è triplicata, mettendo a rischio secondo Assipan 1350 imprese e oltre 5000 imprese.
Contribuisce all’aumento del prezzo del pane in tutta Europa anche l’andamento del costo del grano, di cui entrambi i paesi in guerra sono importanti esportatori. Il prezzo di questa materia prima è arrivato al suo massimo lo scorso maggio, determinando un aumento dei costi nel corso dell’estate. Secondo il Financial Times, però, a partire dal mese di giugno il prezzo del grano ha iniziato a scendere: il caro energia rimane quindi la principale causa dell’aumento dei prezzi del pane.
Il record dell’aumento dei prezzi si registra in Ungheria, dove rispetto ad agosto 2021 c’è stato un incremento del costo di questo bene di prima necessità del 66%; al secondo posto c’è la Lituania con il 33% in più rispetto a dodici mesi fa. Sotto la media europea, ma comunque in forte crescita, ci sono la Francia, dove l’aumento del costo del pane è dell’8%, insieme a Olanda e Lussemburgo, dove si ferma al 10%.
“Il report di Eurostat conferma ancora una volta l’esigenza di interventi da parte del governo sul fronte dei prezzi dei generi di prima necessità, a partire da un taglio dell’Iva sugli alimentari”, commenta Assoutenti. Il presidente dell’associazione, Furio Truzzi, evidenzia anche un significativo aumento dell’inflazione per quanto riguarda i beni alimentari, che secondo l’Istat è salita del 10,5% nel mese di agosto. “Ciò equivale ad una maggiore spesa annua, solo per il cibo, pari a +786 euro per una famiglia con due figli”, argomenta Truzzi.
I dati Eurostat confermano un trend che già negli scorsi mesi diverse associazioni per i consumatori stavano segnalando: “Da mesi denunciamo come i prezzi dei generi alimentari abbiano raggiunto in Italia livelli insostenibili”, conclude Assoutenti.