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Johnny Rotten e il commosso addio alla Regina Elisabetta: “Rispettatela”. Poi attacca: “Non provate a fare soldi con la canzone dei Sex Pistols ora”

"I musicisti della band e il loro management hanno approvato una serie di richieste contro la sua volontà”, un tweet di Lydon-Rotten ricorda la Sovrana a ammonisce dall'uso di 'God Save The Queen'

E stato l’irriverente interprete di “God save the Queen” dei Sex Pistols, anthem contro la regina Elisabetta II. Ma ora Johnny Rotten, voce dello storico gruppo punk, con il suo vero nome di John Lydon, dà un commosso addio alla monarca. Riposi in pace. Sia vittoriosa. E a tutti dice: “Rispettatela”. Dal suo profilo ufficiale Twitter, dove pubblica una foto della Regina incoronata, ammonisce i suoi compagni di band: nessuno provi a far soldi con il nostro vecchio brano in questo momento. Lydon, che ha scritto il testo della canzone, spiega di essere sempre stato contro l’istituzione monarchica, ma in questo momento bisogna essere rispettosi nei confronti di una famiglia che ha perso una persona cara. Ecco ciò che riporta il tweet: “Lydon desidera prendere le distanze da qualsiasi attività dei Sex Pistols che miri a incassare dalla morte della regina”. E aggiunge: “I musicisti della band e il loro management hanno approvato una serie di richieste contro la sua volontà”. Il cantante, nome che ha fatto la storia del punk più iconoclasta, non è nuovo a clamorosi colpi di scena. Che sembrano contraddire il suo passato anarchico e insofferente a ogni forma di governo. Lui che ora vive prevalentemente negli States, alle ultime elezioni presidenziali aveva dichiarato: “Sarei un cretino se non votassi Donald Trump”. Ora il cantante sembra aver fatto pace con la monarchia. Ma non ama la famiglia reale al completo. Di Meghan dice: “Persona orribile e pessima attrice”. E ne ha pure per il principe Harry. Durante un’intervista in un show televisivo inglese, Talktv, ha detto a Piers Morgan: “Harry e la moglie si sono dimostrati dei parassiti. Sono stati ingrati. Se non vuoi essere una figura pubblica devi chiudere la bocca”.