Grazie alle intercettazioni telefoniche è emerso un giro di prostituzione creato e alimentato dalla madre e dalla sorella della ragazza. Secondo i carabinieri le donne hanno avuto l’appoggio di un loro familiare e di altri indagati che, dopo aver consumato atti sessuali, si sarebbero mossi a loro volta per organizzare incontri con dei nuovi clienti
La madre e la sorella inducevano la ragazza minorenne a consumare rapporti sessuali per soldi. Con questa accusa nella mattinata di oggi, 19 settembre, i carabinieri della compagnia di Partinico hanno eseguito sei misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati in provincia di Palermo e Agrigento. Sono accusati, a vario titolo, di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e atti sessuali con minore. Due persone sono finite in carcere, due ai domiciliari con braccialetto elettronico, mentre per altre due è scattato l’obbligo di dimora nel comune di residenza.
L’indagine, avviata ad agosto 2021 con il coordinamento della procura distrettuale di Palermo, ha consentito di documentare, anche grazie all’ausilio di intercettazioni telefoniche, i rapporti sessuali a pagamento della minore con due degli indagati. È emerso così un giro di prostituzione creato e alimentato proprio dalle madre e dalla sorella della ragazza minorenne. Secondo i carabinieri, le donne hanno avuto l’appoggio di un loro familiare e di altri indagati che, dopo aver consumato atti sessuali, si sarebbero adoperati a loro volta per organizzare incontri con dei nuovi clienti.