Se la scorsa giornata avevamo scomodato anche il numero di telecamere della Var room, la domenica prima della sosta ha offerto meno spunti – per fortuna, un weekend più sereno per tutti – ma comunque molto interessanti. Il tema della giornata è sicuramente la domanda di Mourinho a Chiffi. Premessa, non è certo la domanda a costare l’espulsione all’allenatore portoghese, ma su questo torneremo. Mourinho chiede a Chiffi se per avere un rigore i giocatori devono lasciarsi cadere, intendendo dire che Zaniolo, seppur trattenuto da Demiral, prova comunque a restare in piedi e prosegue la sua azione. L’episodio non rientra certamente nella casistica dei chiari ed evidenti errori – mai e poi mai il Var potrà intervenire su una trattenuta del genere – ma apre un tema interpretativo. Quello che accade vicino alla linea di fondo dell’area atalantina è questo: Zaniolo elude la marcatura di Demiral, trovando uno spazio per passare tra il corpo dell’atalantino e la linea di fondo. La finta di corpo fa perdere l’equilibrio al difendente che prova a trattenerlo per la maglia, con un gesto quasi istintivo.

Accortosi della possibilità di commettere un’infrazione, Demiral lascia andare Zaniolo che continua la sua corsa verso la porta salvo inciampare qualche secondo più tardi sicuramente a causa dell’intervento del difensore. La trattenuta è lieve, ma c’è. Quanto basta a far perdere l’equilibrio a Zaniolo. È calcio di rigore. Il fatto che il romanista non si butti conta poco, anzi il giocatore che non si lascia andare non dovrebbe essere penalizzato. Qui non si tratta di “simulare”, perché il giocatore è stato trattenuto, non inventa nulla. Anche in una partita in cui si lascia giocare molto e si permettono contatti al limite, la trattenuta di maglia rientra in un’altra giurisprudenza: quella del fallo non genuino. Anche per questo motivo, se l’arbitro avesse fischiato, si sarebbe trattato di ammonizione per SPA, acronimo di azione promettente (score promising attack).

Ribadiamo che mai e poi mai la Var può intervenire su questo genere di situazioni. Non è rigore invece il secondo intervento su cui reclama Zaniolo. Nello scontro con Okoli è il romanista a iniziare a tirare la maglia del difensore. Sarebbe stato corretto fischiare fallo per il difensore, il rischio è che questi travolga in seconda battuta Zaniolo, cosa effettivamente successa. Concludiamo con l’espulsione a Mourinho: è lui stesso ad ammettere che non c’era altra alternativa al rosso. Il portoghese non solo esce dall’area tecnica, ma si scaglia verso il direttore di gara, trattenuto a stento dai suoi collaboratori. La sanzione dovrebbe essere di almeno due giornate a meno che l’arbitro non abbia messo a referto parole più pesanti.

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