La giovane Smith ha rilasciato una lunga intervista al Guardian dove rievoca alcuni episodi della sua vita familiare e della sua carriera
A undici anni già affermata come attrice e soprattutto come star musicale dell’R&B si rasa i capelli a zero a fa trasalire papà. Parliamo di Willow Smith, la figlia oggi 21enne dell’attore premio Oscar e protagonista dello Slapgate, Will Smith, e Jada Pinkett Smith. La giovane Smith ha rilasciato una lunga intervista al Guardian dove rievoca alcuni episodi della sua vita familiare e della sua carriera. È infatti l’episodio del taglio a zero compiuto in autonomia letteralmente da bambina che ha attirato l’attenzione dei lettori. Willow ebbe infatti un successo impressionante e repentino nel 2011, appunto a 11 anni, registrando un album che aveva una hit che presto divenne disco di platino, Whip my air (230milioni di visualizzazioni su Youtube ndr). Alla piccola figlia d’arte toccò anche un lungo tour che i suoi genitori vollero tenesse. Poi all’improvviso, proprio come raccontò Will Smith nella sua bio, la piccola Willow appare una mattina in cucina completamente calva, senza più le lunghe treccine con cui “frustava l’aria” come nella copertina del suo disco. “Mi sentivo come se avessi perso il controllo. Non avevo abbastanza esperienza perché le persone si fidassero delle mie opinioni”, ha spiegato al Guardian. E stiamo parlando di una bimba di 11 anni che oggi a 21, dopo aver vissuto con difficoltà la crescita adolescenziale ed essersi scontrata più volte con i genitori dichiara: “Ho sempre saputo di essere diversa dai miei genitori”. Il successo rapidissimo, la popolarità della propria arte e del proprio corpo mostrato al mondo: “Ci sono così tante etichette in questi giorni – si schernisce Willow di fronte alla domande dell’intervistatore che le chiede cos’ha significato definirsi poliamorosa. “Le etichette continuano all’infinito… Penso che mi piaccia essere solo una persona. Mi piace solo un’etichetta: umana. Questo per me riassume tutto. E soprattutto penso che non sia responsabilità di nessun altro capirti tranne te stesso”. Ultima notazione. Un giudizio sullo schiaffo di papà sul viso di Chris Rock alla notte degli Oscar: “Amo mio padre. Le persone sono solo esseri umani, gli umani sono creature complesse e belle che meritano di essere creative, di essere rispettate e amate e…”. Insomma la generazione Z all’ennesima potenza.