Diritti

Diritto alla casa, non solo bollette. Ecco le richieste dei sindacati inquilini ai candidati

Venerdì 16 settembre a Roma si è svolto l’unico incontro nazionale, di confronto tra i maggiori sindacati inquilini e candidati e liste alle elezioni politiche con al centro la questione della necessità di un riavvio di politiche abitative pubbliche. Un confronto, svoltosi in una sala affollata, nel quale Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini hanno posto con forza la questione abitativa, una questione che, pur interessando centinaia di migliaia di famiglie, non appare entrata in nessuna agenda politica e seppur molti programmi accennino alla necessità di aumentare l’offerta di edilizia residenziale pubblica, questi sembrano ancora fermi agli annunci.

All’incontro hanno partecipato: Maurizio Acerbo (Unione Popolare) Alfredo Becchetti (Lega), Paolo Berdini (Unione Popolare); Chiara Braga (Pd); Marco Cacciatore (Sinistra Italiana/Verdi), Annagrazia Calabria (Forza Italia), Emanuele Dessì (Italia Sovrana e Popolare), Valentina D’Orso (M5S), Vincenzo Maraio (Psi), Rossella Muroni (Centro Sinistra V-VI Municipio Roma), Marco Osnato (Fratelli d’Italia).

Nella relazione introduttiva i sindacati inquilini hanno rinnovato l’invito a tutte le forze politiche, in particolar modo a quelle che avranno l’onore di vincere le elezioni del prossimo 25 settembre e l’onere di governare, a farsi carico della questione abitativa, fattore cruciale ai fini della lotta alla povertà, del contrasto alle disuguaglianze e della salvaguardia della coesione sociale, e tuttavia puntualmente trascurata dai vari esecutivi, chi più chi meno, che si sono succeduti nell’ultimo quarto di secolo. Così come si è evidenziata la necessità di ricostruire il welfare abitativo e porre un serio argine alla ripresa generalizzata delle esecuzioni degli sfratti per morosità incolpevole, alle decine di migliaia di esecuzioni immobiliari sulla prima casa, alla forte incidenza sui costi dell’abitazione che sono attualmente aggravati dai pesanti rincari delle utenze domestiche e degli oneri condominiali per i servizi energetici.

I sindacati inquilini hanno posto a tutte le liste la necessità di istituire un fondo per i Comuni al fine di consentire di acquisire o di prendere direttamente in locazione alloggi liberi degli enti per destinarli al passaggio da casa a casa per le famiglie sotto sfratto o esecuzione immobiliare. Segnalando in tale contesto la necessità di un provvedimento che istituisca “cabine di regia”, presso le prefetture, per consentire una gestione sociale delle procedure di rilascio, nella direzione del passaggio da casa a casa. Questo tenendo conto della necessità di finanziare adeguatamente e in maniera pluriennale i fondi contributi affitto e morosità incolpevole.

Altro tema posto quello del finanziamento di un intervento pluriennale per l’incremento di edilizia residenziale pubblica a canone sociale, prioritariamente attraverso il recupero e al riuso a fini abitativi del patrimonio immobiliare vuoto, nonché la necessità di prevedere il rilancio di un nuovo tipo di intervento di housing sociale, con una profonda modifica della tipologia degli interventi affinché i canoni sia più bassi del mercato e le assegnazioni avvengano attraverso bandi pubblici comunali.

Infine ma non di minore importanza Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini hanno sottolineato la necessità della soppressione della cedolare secca sul libero mercato al fine di incrementare la convenienza per il canale concordato e di procedere ad estendere il beneficio fiscale del canale concordato su tutto il territorio nazionale, anche favorendo interventi di ricontrattazione e riduzione degli affitti a fronte di maggiori vantaggi fiscali in termini Irpef e di Imu. Nel corso del dibattito si è riscontrata una forte attenzione e verificate convergenze importanti, da parte della grande maggioranza delle liste e dei candidati presenti, si è condivisa l’importanza di un rilancio delle politiche pubbliche a partire dall’Erp. Si è riscontrato un generale consenso in merito agli interventi immediati, a partire dalle istituzioni e cabine di regia per il passaggio da casa a casa per sfrattati.

Così come tra le liste si sono registrate differenze, in particolare, sulla nuova politica fiscale e l’abolizione della cedolare secca sul libero mercato. Unanime l’impegno preso da tutti gli intervenuti di continuare questo confronto, al fine di tradurre gli impegni oggi assunti in provvedimenti immediati. Infine i sindacati inquilini hanno reso noto che chiederanno al Governo, attualmente in carica, interventi immediati per affrontare subito il tema del caro bollette impedendo che si impenni ulteriormente lo tsunami degli sfratti e si travolga la coesione sociale.

Mai un fronte sindacale così esteso e coeso aveva posto una piattaforma per il diritto alla casa così concreta. Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini hanno già annunciato che saranno presenti fin dall’insediamento delle nuove Camere per verificare se i consensi arrivati dalla politica saranno immediatamente tradotti in provvedimenti coerenti con risorse adeguate.