Oltre quattro anni fa a Tivoli, in provincia di Roma, è stato inaugurato un capolinea della Cotral (azienda regionale trasporti pubblici extraurbani della Regione Lazio) che ora dovrà essere demolito perché abusivo. Al taglio del nastro erano presenti molti membri istituzionali di primo piano tra cui Marco Vincenzi, attuale presidente del Consiglio regionale del Lazio, nonché ex sindaco di Tivoli e ora candidato alla Camera col Pd. Con lui anche Mauro Alessandri, assessore regionale ai Lavori pubblici e mobilità, la presidente Cotral Amalia Colaceci e Giuseppe Proietti, lo stesso sindaco di Tivoli che ora ha ordinato la demolizione dell’opera.
La vicenda, anticipata dal quotidiano locale il Tiburno, sembra diventare paradossale leggendo le carte dei vari passaggi amministrativi. L’opera, come indicato anche dalla Comunicazione inizio lavori (Cil) trasmessa al Comune da Colaceci, avrebbe dovuto avere un carattere temporaneo di massimo 90 giorni, e per questo specifico motivo, come sottolineato dalla stessa presidente Cotral nel documento, era esente da autorizzazione sismica e paesaggistica. Nel frattempo però la sala d’attesa con punto ristoro e servizi igienici per gli utenti e gli autisti è rimasta in piedi ed è stata utilizzata per quattro anni senza che, a quanto pare, né Cotral né Comune si accorgessero del tempo trascorso.
Soltanto grazie all’esposto di un cittadino alla Procura di Tivoli si è arrivati all’ordinanza di demolizione dopo che i carabinieri forestali, incaricati dal Tribunale, hanno inviato un rapporto amministrativo al Comune di Tivoli. Leggendo l’ordinanza l’elenco degli abusi sembra consistente visto che l’area dove è stata realizzata l’opera ‘temporanea’ è in zona adibita a verde pubblico attrezzato o sportivo, nell’area di rispetto sanitario cimiteriale e, nella stessa superficie, sussistono vincoli archeologici, idrogeologici, sismici e paesaggistici.
La Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo per abusivismo edilizio e ci sono due persone indagate per la vicenda. Ilfattoquotidiano.it ha chiesto a Cotral e Comune quanto sia costato il capolinea e come mai l’amministrazione si sia accorto della presenza dell’opera ‘temporanea’ dopo 4 anni e solo dopo le indagini dei carabinieri. A distanza di diversi giorni, né l’azienda del trasporto pubblico né l’amministrazione comunale hanno risposto.