Il tg satirico accusa il cantante di plagio e sono indagati per diffamazione Antonio Ricci, i conduttori Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti e Antonio Montanari (in arte Mago Casanova). Il quotidiano "La Stampa" fa sapere che a loro si è aggiunto anche Gerry Scotti
Il nuovo passaggio del procedimento penale che vede contrapporsi Claudio Baglioni e “Striscia la notizia“ non passa inosservato. Il tg satirico accusa il cantante di plagio e sono indagati per diffamazione Antonio Ricci, i conduttori Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti e Antonio Montanari (in arte Mago Casanova). Il quotidiano “La Stampa” fa sapere che a loro si è aggiunto anche Gerry Scotti, volto di punta del Biscione e conduttore dello storico programma, accusato dello stesso reato.
Motivo del contendere è il libro “Tutti poeti con Claudio“, reso disponibile sul sito della trasmissione, un libricino dedicato all’artista romano che per le sue canzoni avrebbe copiato da poeti, letterati e altri musicisti. Baglioni accusato di aver attinto alle opere di Pierpaolo Pasolini, Cesare Pavese, Oscar Wilde, Garcia Lorca, Emily Dickinson e tanti altri. Il gip del Tribunale di Monza Gianluca Tenchio ha dunque disposto un nuovo sequestro del sito internet di “Striscia la notizia”, dopo il primo provvedimento di maggio, “limitatamente e con esclusivo riferimento alle parti contenenti tutti i riferimenti al libro ‘Tutti poeti con Claudio’“.
Ordinanza arrivata in seguito a un’integrazione di denuncia da parte dell’avvocato Gabriele Minniti, legale dell’ex conduttore di Sanremo, avvenuta lo scorso 14 giugno perché dopo il primo sequestro risultavano sul sito due puntate in cui Gerry Scotti invitava il pubblico a scaricare il discusso volume. Secondo il giudice nel libro “Baglioni viene ripetutamente definito con termini tali da farlo passare come un disonesto, che copia senza neppure dirlo e in tal modo inganna il pubblico” e sottolinea che “non vi è dubbio che accusare di plagio, nei termini indicati, un famosissimo cantante sia condotta idonea a lederne la reputazione. Nel caso di specie quanto sostenuto dagli autori del libro e dal programma tv è in parte non veritiero, in parte frutto di manipolazione“.
In occasione del primo sequestro Antonio Ricci, ideatore di Striscia la notizia, aveva dichiarato: “Noi non abbiamo offeso nessuno. Abbiamo raccolto e verificato le segnalazioni di spettatori e fan pentiti. I giudici stabiliranno se siamo nei limiti della satira. Per me si tratta di una manovra intimidatoria di Baglioni nei confronti di una libera trasmissione”.