Di fronte al video, pubblicato da ilfattoquotidiano.it, dove si vede l’assessore regionale lombardo Romano La Russa fare il saluto romano al funerale del militante di estrema destra Alberto Stabilini, Fratelli d’Italia Milano nega che sia mai successo. E anzi arriva a sostenere che l’esponente di Fdi stesse invitando gli altri a smettere di farlo. Una ricostruzione smentita dalle immagini, ma anche dallo stesso neo-assessore della giunta Fontana che, intervistato dall’Ansa, ha detto che si trattava di “un saluto militare” per il “cognato” e “amico da sempre”. La Russa, fratello del senatore Fdi Ignazio, intervistato dal Corriere.it, ha anche ammesso che il fratello si è arrabbiato: “Lui e tanti altri”, ha detto. “Già ieri abbiamo sollevato di peso chi ha fatto il filmato e chi lo ha fatto girare perché eravamo consapevoli che sarebbe stato strumentalizzato”. In serata lo stesso La Russa ha scritto una lettera ai colleghi della giunta: “Mi dispiaccio profondamente e chiedo scusa se qualcuno si è sentito incomprensibilmente offeso“.
Fdi Milano ha scelto invece di fare una ricostruzione che non trova alcun riscontro con la scena immortalata nel video: “Emerge con chiarezza”, si legge nella nota diffusa alla stampa, “che il movimento del braccio di Romano non ha nulla a che fare col saluto fascista, ma al contrario testimonia il suo invito ai presenti ad astenersi dal saluto. Basta verificare il movimento del suo braccio, peraltro assente durante le chiamate consecutive che comunque la Cassazione ha sancito non essere reato se effettuato in un funerale”. Quindi il partito cerca di giustificare La Russa dicendo che “era stato chiesto in vita dal defunto Alberto Stabilini, di cui Romano La Russa era cognato e amico da sempre, l’estremo saluto immortalato in un video che sta diventando virale sul web.
Intanto, il neo-assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia (ha sostituito Riccardo De Corato che si è candidato alle politiche), interpellato dall’Ansa, non ha usato la stessa giustificazione del suo partito. Ha ammesso di aver alzato il braccio, ma ha sostenuto che non si tratta di un saluto romano. “Chi vuol confondere il rito del presente con il saluto fascista”, ha dichiarato, “è ignorante, nel senso che ignora una tradizione militare che vige da secoli. Si è trattato di un funerale, Alberto prima di morire aveva chiesto di passare davanti alla sua vecchia sede” cioè quella della Giovane Italia, l’associazione studentesca legata all’MSI, e “di fare il presente”. E ancora La Russa aggiunge: “Anche quando si giura fedeltà alla Repubblica italiana da militare, il giuramento contempla il ‘giuro’ con il saluto a braccio teso. E sono tutti fascisti? No. E lo stesso è il rito del presente”. “Il defunto era un militare di vecchia data, un amico fraterno, oltre che mio cognato. Eravamo tutti vecchi amici, eravamo 15 vecchi rincoglioniti che salutavano un amico che se n’è andato”. Certo, conclude, “se Giorgia Meloni mi chiede di fare un passo di lato o indietro non deve neanche finire la frase ma io – conclude – non mi devo dissociare da nulla perché non ho fatto nulla di illegale. Ho rispettato l’ultimo desiderio di un defunto”.
Nella lettera ai colleghi della giunta Fontana, La Russa ha anche detto che “Alberto non era un estremista, come oggi è stato erroneamente definito dalla stampa, ma un semplice esponente di destra”. L’assessore Fdi sostiene che sia stato “strumentalizzato un atto d’amore nei confronti del defunto“. E, dopo quasi 24 ore, ha usato la stessa ricostruzione di Fdi Milano: “Un gesto che ho cercato comunque di evitare in tutti i modi, come confermano le stesse immagini e i video, che forse potrebbero essere fraintesi. Ma questa è la realtà, ho tentato inutilmente di farli desistere”.
Le prime proteste politiche sono iniziate in mattinata, subito dopo la diffusione del video da parte de ilfattoquotidiano.it. E sono arrivate dagli esponenti Pd e M5s in Regione. Che hanno chiesto una presa di posizione del presidente leghista Attilio Fontana. “Sono comportamenti che non fanno parte del nostro modo di vedere”, ha detto durante un punto stampa a Palazzo Lombardia, “per cui sostanzialmente ai funerali preghiamo, cerchiamo di esprimere solidarietà ai parenti rimasti. Valuteremo. Non ho ancora parlato con l’assessore e credo di non poter aggiungere altro”. Il caso è finito al centro della campagna elettorale delle prossime Politiche. Per il segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova “c’è una cosa ancora più grottesca, per un uomo delle istituzioni, del fare il saluto romano: vergognarsi, temere il giudizio politico dei cittadini e fingere di non averlo fatto”. Mentre per Matteo Renzi “è un gesto che io ovviamente non condivido e che anzi trovo decisamente riprovevole”. Ma “non c’è un rischio fascista”, ha specificato.