La Commissione europea intende ammorbidire le sanzioni alla Russia per quanto riguarda carbone, prodotti che ne derivano e fertilizzanti. In base alle nuove regole le imprese Ue potranno effettuare compravendite oltre ad assicurare e finanziare spedizioni russe verso paesi terzi. Bruxelles spiega che la decisione si è resa necessaria per garantire la sicurezza energetica dell’Unione e di paesi terzi. Lo riporta l’agenzia Bloomberg. “L’ Ue è impegnata a fare in modo che le sue sanzioni non colpiscano il commercio di articoli critici verso paesi terzi in tutto il mondo”, ha affermato il portavoce della Commissione Daniel Ferrie, aggiungendo che la revisione è importante per i prodotti agroalimentari, incluse le sostanze chimiche utilizzate per i fertilizzanti , beni energetici e beni essenziali specifici. “Nessuna delle sanzioni adottate dall’Ue colpisce il commercio di prodotti agricoli e alimentari tra paesi terzi e la Russia”, ha affermando ancora Ferrie precisando che il divieto totale di importazione di carbone russo nell’Ue rimane in vigore.
Tuttavia le nuove linee guida hanno suscitato perplessità tra diversi stati membri anche perché la nuova struttura potrebbe facilitare triangolazioni con paesi terzi per rifornire di carbone i paesi europei. Vascelli con carichi di carbone russo in teoria proibiti sono stati segnalati nei giorni scorsi tra Turchia e Grecia. Polonia e paesi baltici hanno criticato apertamente la nuova impostazione di Bruxelles. Il ministro degli Esteri lettone ha spiegato in una nota che la revisione non è stata adeguatamente coordinata e concordata con gli stati membri dell’Unione. L’allentamento dei vincoli sul carbone avviene mentre paesi europei come Germania, Francia e Italia stanno ripristinando l’operatività di centrali elettriche a carbone per far fronte al taglio alle forniture di gas dalla Russia. Il carbone è il più inquinante tra i combustibili fossili e, nell’ottica di transizione verde, ne viene prevista la progressiva, completa, dismissione. Ma l’emergenza ha temporaneamente incrinato questi propositi, il consumo di carbone è sui record storici.