All’età di 81 anni – li compirà il 23 settembre – Luis Durnwalder, l’ex potentissimo presidente della Provincia autonoma di Bolzano, deve piegarsi a chiedere l’affidamento ai servizi sociali per scontare una condanna a due anni e sei mesi di reclusione per peculato. Tra le proposte che ha avanzato, attraverso l’avvocato Gerhard Brandstätter, c’è anche la disponibilità a tenere conferenze e corsi di cultura per immigrati. Nell’udienza, di fronte al Tribunale di sorveglianza di Trento, il legale ha chiesto la sospensione dell’esecuzione della pena conseguente alla condanna definitiva legata a un utilizzo improprio dei fondi di rappresentanza di cui Durnwalder godeva quando era ai vertici della Provincia.
“Abbiamo proposto al Tribunale due-tre tipi di attività, del settore culturale e socio-politico, nelle quali l’ex presidente Durnwalder potrebbe dare il suo positivo contributo, grazie alla sua esperienza su questi temi”, ha spiegato Brandstätter. In particolare, l’insegnamento a favore degli immigrati potrebbe avvenire attraverso lezioni in una associazione di Merano. La proposta ha già ottenuto il parere positivo dell’Ufficio esecuzione penale esterna di Bolzano.
La condanna è diventata definitiva nel 2021, quando la Cassazione ha respinto l’ultimo ricorso di Durnwalder. La tesi sostenuta dal politico era di avere utilizzato i fondi quale forma di compensazione per ciò che, di tasca propria, aveva anticipato a favore di privati cittadini bisognosi. Secondo i giudici, però, non ha fornito prove dei versamenti attinti ai propri conti privati, essendosi limitato a fornire delle autocertificazioni prive di riscontro. Di qui la condanna per essersi appropriato di risorse pubbliche.
Durnwalder è imputato in un altro processo per peculato che riguarda sempre i fondi riservati, ma per un periodo che non era stato calcolato nel precedente capo d’accusa, dal novembre 2012 al marzo 2013. Esponente della Südtiroler Volkspartei, ha ricoperto la carica di presidente della Provincia di Bolzano dal 1989 al 2014, nonché dal 2006 al 2008 e dal 2011 al 2013 anche quella di presidente di turno della Regione Trentino-Alto Adige.