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Capo Verde: Sal e Boa Vista, le perle del nord-est

Un arcipelago che spunta vicino alle coste del Senegal, a poche centinaia di chilometri dal continente, un passo rispetto all’immensità dell’Oceano Atlantico. In alcune isole, la natura parla ancora d’Africa.

Testo e Foto di E.Bittante - Alpitour World

Gli Alisei soffiano forti a Sal e Boa Vista, le più nord-orientali di questa costellazione insulare, venti che spirano dal Sahara modellando il suolo e increspando le acque. “Barlavento e Sotavento”, si dice da queste parti, “sopra e sotto vento”, un detto marinaro più preciso di una bussola, mantra di chi va per mare e per terra. Gli elementi naturali descrivono Capo Verde, compreso il fuoco dell’attività vulcanica che creò straordinari paesaggi, habitat di un’incredibile varietà di specie. Anche la cultura è un amalgama in queste isole, un melting pot di tradizioni creole e portoghesi. Sono tante le storie di mercanti e pirati che tracciarono le ombre della schiavitù, memorie del passato che si raccontano e stemperano in musica, nel ritmo della Morna, melodia che rievoca il malinconico fado portoghese e lo mixa alle armonie allegre e sinuose delle terre natie. Oggi la società capoverdiana è gioia dell’incontro, fatta di tante contaminazioni accomunate dal senso del ritmo anche nei passi di danza, perfettamente coordinati dai movimenti sensuali del Batuko, il ballo locale carburato da qualche bicchiere di Grog, il liquore tipico ottenuto dal succo della canna da zucchero.

Dieci isole, nove abitate, due ad un passo dall’Africa, destinazioni che il Gruppo Alpitour propone per andare alla scoperta di questo arcipelago. L’isola di Boa Vista e poco più a nord lIlha do Sal, come la chiamano i locali, sono le più vicine alle coste del Senegal, a soli 500 chilometri. Due realtà ancora distanti dal turismo di massa ma gettonatissime dai surfisti di tutto il mondo che le scelgono per sfidare le onde. Dalla spuma dei cavalloni alla quiete di acque tranquille, il mare in questi due atolli è per tutti, così l’entroterra che varia dagli habitat lussureggianti alle dune sahariane, paesaggi che incantano gli occhi di escursionisti e fotografi, propaggini d’Africa oltre un braccio di oceano.

Boa Vista, la luna capoverdiana

Un’isola di forma circolare orlata da 55 chilometri di bellissime spiagge bagnate da onde smeraldine, sabbia dorata che caratterizza anche l’entroterra in una coreografia di incantevoli dune che ricordano il Sahara. Un territorio di 630 chilometri quadrati dalle sembianze lunari, da scoprire a bordo di una 4×4 o di un quad macinando la polvere sino a raggiungere la costa, itinerari bellissimi come quelli della Riserva Naturale del Morro de Areia, nella parte sud-occidentale dell’isola in cui prosperano tantissime specie di volatili, compreso il raro passero capoverdiano, e dove le dune si tuffano direttamente nell’oceano. Tratti sahariani anche a nord-ovest di Boa Vista dove si estende il Deserto di Viana, 1 chilometro di larghezza per 5 di lunghezza che racchiude tutta la magia di un ambiente tanto ostile quanto affascinante che mescola granelli di sabbia dorata trasportata dal vento dell’Africa, a granelli neri delle rocce vulcaniche locali, paesaggio emozionale da interpretare con il rigore scientifico della geologia. Le suggestioni desertiche continuano anche nelle piccole oasi interne come il lago naturale Ojo d`Mar, uno specchio d’acqua incorniciato da dolci alture situato nella parte nord orientale dell’isola.

Una natura che sorprende da percorrere anche a piedi, lungo entusiasmanti sentieri da trekking che si inerpicano sino ai punti più alti dell’isola: il Pico d’Estância, a 390 metri di altitudine, e il Pico de Santo António, a 379 metri, dai quali ammirare bellissimi panorami che spaziano sino alla linea di costa dove si annunciano le lunghe spiagge che caratterizzano l’isola. La più nota è senza dubbio Curralinho, a sud-ovest di Boa Vista, conosciuta con il nome di Santa Monica per la somiglianza al litorale californiano, e proprio come il place to be americano, questo nastro di sabbia è gettonatissimo tra i surfisti. Bellissima anche la vicina spiaggia di Lacacão, proseguimento naturale che rende la località un vero e proprio eden per gli amanti della vacanza balneare. La lunghezza di questo magnifico litorale consente ogni genere di attività, relax compreso, grazie alla presenza di riservate insenature che regalano privacy e acque tranquille, perfette per i più piccoli che potranno giocare e nuotare senza nessun pericolo. Altra location ideale per gli sportivi ma anche per gli appassionati di fotografia è Praia Atalanta, conosciuta come Cabo Santa Maria per l’omonimo relitto della nave spagnola che campeggia arenata nelle sue sabbie da 50 anni. Per chi invece predilige le immersioni, imperdibile Praia de Chaves, la più nota della costa occidentale dove l’acqua trasparente lascia intravedere le sue meraviglie già dal bagnasciuga: alla tavola da surf si consigliano maschera e boccaglio per ammirare la bellezza, questa volta sotto le onde.

Sal, tante curiosità per una sola meraviglia

L’isola di Sal vanta diversi appellativi e caratteristiche che la rendono unica. In primis la logistica del trasporto: è la più facile da raggiungere grazie all’aeroporto internazionale situato vicino al capoluogo Espargos, ma non è questa la sola ragione per la quale è una delle isole più amate dell’arcipelago. Si tratta della più nord orientale delle Ilhas do Barlavento ed è anche la più antica dell’arcipelago, posizione e orogenesi che la rendono molto particolare: grazie all’estensione di oltre 200 chilometri quadrati quasi totalmente pianeggianti, la chiamano anche“l’Ilha Plana”, fatta eccezione per il Monte Verde che raggiunge i 400 metri di altezza. Ma la definizione che più la identifica è senza dubbio “l’isola del sale”, per le suggestive Saline di Pedra che la distinguono dalle altre isole sin dal passato. Un tempo fulcro del commercio locale, oggi è una meta da non perdere situata nella parte orientale, proprio all’interno del cratere di un vulcano spento. Una location perfetta per scattare delle splendide fotografie e concedersi qualche attimo di benefico relax nelle piscinette naturali d’acqua salatissima, ben 35 volte più dell’oceano, e ricche di minerali.

Sono tante altre le peculiarità che caratterizzano l’isola rendendola una destinazione ideale per vivere una vacanza entusiasmante, tra natura, mare e spiagge di sabbia dorata che si immergono in un tratto di oceano dai fondali coloratissimi. Sal è anche un mix di culture e tradizioni da scoprire nelle animate cittadine, a cominciare da Santa Maria lungo l’estremità della costa meridionale. Una manciata di case variopinte, un tuffo in una vita a colori, dai vezzi creativi nell’architettura all’approccio alla quotidianità, fatta di sorrisi, musica, danza e buon cibo, il luogo ideale dove deliziarsi con piatti di pesce freschissimo. Una località animata dalla movida frizzante, rinomata per il pittoresco litorale, per il Porto Antigo, e per la bella spiaggia di 8 chilometri che raggiunge Punta Preta, a sud-ovest, una passeggiata che congiunge la playa urbana ad un eden selvaggio di dune che si confondono con le onde dell’oceano.

Anche l’isola di Sal è meta dei surfer e windsurfer, non solo, viene considerata una palestra per campioni di kitesurf che arrivano da tutto il mondo per allenarsi: raggiungete Kite Beach, lungo la costa a sud-est, per ammirare le loro abilità e cavalcare le onde in compagnia dei migliori o scegliete il Bravo Vila do Farol dove ad insegnarvi i segreti del kitesurf sarà proprio il campione mondiale Mitu Monteiro.

Un altro genere di adrenalina si vive al Shark Bay dove avvistare numerosi esemplari di squali limone, che a dispetto del nome, scoprirete essere animali innocui. Per chi invece desidera totale relax, Baia di Murdeira lungo la costa occidentale, è la spiaggia perfetta per sonnecchiare ed ammirare il tramonto, in alternativa, godetevi le luci calde del sole che si tuffa nell’oceano a Porto di Palmeira, dove prendere un aperitivo originale a base di medusa fritta, considerata uno snack locale. A Sal c’è sempre qualche curiosità da svelare, come l’Occhio blu, nella primordiale cornice di Buracona, a nord-ovest dell’isola: un gioco di correnti marine che attraversano un buco nella roccia riflettendo la luce azzurra per effetto delle sabbie in sospensione, toni a contrasto con le profondità che lo circondano, un’altra opera d’arte della natura di queste terre ad un passo dall’Africa.

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