Le elezioni politiche che si terranno domenica 25 settembre sono quelle dove, per la prima volta, praticamente tutti i principali partiti nei loro programmi fanno riferimento anche alle persone con disabilità. Le promesse e gli impegni presi con gli elettori sono scritti nero su bianco e toccano diversi temi che riguardano una platea di circa 4 milioni di donne e uomini. Si propone nei programmi il potenziamento delle tutele e dei diritti dei caregiver (M5s, Europa Verde e Sinistra Italiana, Azione – Italia Viva, +Europa), l’aumento delle pensioni di invalidità (Centrodestra, Pd, M5s, Unione popolare), sport accessibile per tutti (Azione – Italia Viva, Europa Verde e Sinistra Italiana, Pd, Centrodestra), maggiore attenzione all’inclusione lavorativa (tutti), ma anche temi come il sostegno scolastico (tutti), la cannabis terapeutica (Pd, Europa Verde e Sinistra Italiana, +Europa), una legge sul fine vita (Pd, +Europa, Europa Verde e Sinistra Italiana, Unione popolare) e progetti per contrastare l’abilismo (Europa Verde e Sinistra Italiana, Azione – Italia Viva). Il sostegno scolastico, insieme all’inclusione lavorativa e l’assistenza domiciliare, rappresentano le maggiori criticità non risolte finora da nessun governo. Va detto che nei programmi non sono indicate le coperture economiche specifiche per le singole misure né le tempistiche entro le quali saranno approvate le proposte indicate. Saranno le famiglie con persone disabili a carico e le persone con disabilità a giudicare cosa verrà fatto di concreto una volta che il nuovo governo sarà entrato in carica. Ilfattoquotidiano.it ha letto i programmi ed ecco cosa propongono i principali partiti.
Movimento 5 stelle – Il partito di Conte dedica un intero capitolo del suo programma alla disabilità: “Dalla parte di tutti, nessuno escluso: per potenziare il sostegno alle persone con disabilità e ai caregiver”. I punti focali sono l’aumento delle pensioni di invalidità per le persone con disabilità e il potenziamento degli strumenti per i percorsi di Vita indipendente. Una significativa attenzione va anche all’attuazione della Legge delega in tema di disabilità voluta dal leader pentastellato quando era premier. Infine si impegna a potenziare le tutele per i caregiver, tema assai caro al M5s.
Partito democratico – Tanti i riferimenti alla disabilità anche nel programma Pd. Ci sono ad esempio la proposta di legge sul fine vita e l’impegno a completare il percorso del Registro Unico del Terzo settore. Sono proposte anche l’eliminazione per gli enti non profit dei nuovi obblighi IVA previsti dal 2024 e il graduale superamento dell’IRAP. Un’altra proposta che arriva dal Pd è la capitalizzazione delle imprese sociali, oltre che un’armonizzazione delle nuove norme di Riforma dello Sport. Particolare attenzione i democratici rivolgono all’inclusione scolastica. Si parla anche di istituire dei fondi per abbattere barriere architettoniche e sensoriali in scuole e impianti sportivi. Inoltre il Pd ha lanciato “un piano straordinario per la salute mentale”. Si impegna ad approvare la riforma della non autosufficienza proposta dal ministro Andrea Orlando con un incremento del finanziamento pubblico per l’offerta di interventi e servizi, oltre al riconoscimento di tutele ai caregiver. Nero su bianco c’è l’impegno a migliorare l’Assegno unico e universale per i figli a carico, in particolare per le persone disabili e le famiglie con figli disabili. C’è anche la richiesta di consentire per legge l’uso personale della cannabis terapeutica come garanzia per i pazienti che ne hanno bisogno.
Europa Verde\Sinistra Italiana – Punta moltio alla lotta contro l’abilismo l’alleanza dei due partiti della sinistra ecologista italiana. Si impegnano quindi a far passare una legge contro l’omolesbobitransfobia e l’abilismo “che non lasci indietro nessuno, che tuteli le persone lgbtqia+ e le persone disabili e che garantisca il diritto ad autodeterminarsi”. Anche loro desiderano approvare una legge sul fine vita e una che legalizzi la coltivazione della cannabis per uso personale, così come richiesto da anni da +Europa. Altri due punti del programma sono dedicati al riconoscimento dell’indennità dei caregiver e alla promozione dello sport per tutti.
Centrodestra: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati – L’alleanza del centrodestra a trazione meloniana inserisce diverse volte nel suo programma il tema del sostegno alle persone disabili. Tra le varie cose, si propone di migliorare la loro qualità di vita attraverso l’incremento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Grande attenzione, tema fortemente voluto dalla Lega di Salvini, è rivolta all’inclusione lavorativa con “il monitoraggio e rafforzamento dei meccanismi di decontribuzione per il lavoro dei disabili”. Quello del lavoro è probabilmente il tema più spinoso da affrontare visto che in Italia meno del 30% delle persone disabili ha un contratto di lavoro. Poi c’è la promessa di “innalzare le pensioni di invalidità e il potenziamento delle politiche mirate alla presa in carico delle persone con disabilità, attraverso l’incremento delle relative risorse”, aspetto drammatico che ha colpito i soggetti non autosufficienti soprattutto durante la pandemia in particolare in Lombardia. Anche il centrodestra si assume l’impegno, se dovesse vincere le elezioni e formare un governo, di migliorare il sostegno scolastico e lo sport per tutti.
Azione e Italia Viva – Il programma dove la parola disabilità ritorna più frequentemente è il loro. Si parla di “piano shock per la piena accessibilità di edifici e servizi pubblici”. Anche loro fanno riferimento all’importanza dello sport per tutti e puntano alla realizzazione di strutture accessibili impiegando le risorse previste dal PNRR per abbattere le barriere architettoniche di scuole, palestre, centri sportivi. Sono gli unici poi a parlare esplicitamente di Centri estivi inclusivi anche per bambini e bambine con disabilità e di avere un’adeguata formazione degli operatori coinvolti nei nuovi processi di valutazione fondati sulla classificazione ICF, previsti dalla Legge Delega sulla disabilità. Propongono un assegno per la Vita indipendente e la non istituzionalizzazione, svincolato dal Fondo nazionale per le non autosufficienze (Fna), da aggiungere all’indennità di accompagnamento. Per quanto riguarda il lavoro è indicato lo smart working come strumento strutturale come tutela per i lavoratori fragili, oltre che l’adozione immediata dei decreti attuativi del Jobs Act per la figura del Disability manager. Infine i partiti di Calenda e Renzi hanno intenzione di potenziare l’Assegno Unico e Universale, aumentandone ulteriormente la maggiorazione in caso di figli con disabilità, oltre che il pieno riconoscimento della figura del caregiver familiare, adeguando il relativo fondo per assicurare sostegno al ruolo di cura e assistenza.
Unione popolare – La lista guidata da Luigi de Magistris al punto 6 del capitolo “Migliorare la sanità e la pubblica amministrazione” propone un “quadro normativo adeguato per la tutela e l’assistenza di tutte le forme di disabilità”. Oltre a fornire assistenza gratuita agli anziani non autosufficienti Unione popolare punta nel programma sull’aumento delle pensioni di invalidità, più fondi per l’eliminazione delle barriere architettoniche w più risorse per assistenza domiciliare e ampliamento dei LEA (livelli essenziali di assistenza) per terapie abilitative e riabilitative.
I candidati – Mai come prima d’ora sono tante le persone con disabilità che potenzialmente potrebbero essere elette in parlamento. Sono per la maggior parte donne, sono tutte persone con una disabilità motoria o sensoriale, i candidati non sono concentrati in una particolare area del Paese. Sono tutti candidati al Senato, due di loro hanno cambiato partito rispetto a precedenti esperienze parlamentari, inoltre due di loro vengono dalla legislatura uscente. Si tratta di Mario Barbuto, presidente nazionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (UICI) si candida con la Lega: si è autosospeso dalla carica, ma non si è dimesso scatenando numerose polemiche. Cristiana Di Stefano è candidata come capolista nelle Marche per il Senato con Alternativa per l’Italia. L’ex ministro per la Famiglia di Forza Italia Antonio Guidi è candidato in Umbria. Angela Martino, presidente dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), è candidata con Unione Popolare in Calabria 2. Lisa Noja, ex deputata, si candida con Azione-Italia Viva in Lombardia. Anna Petrone, ex consigliera della Regione Campania, è candidata col Pd a Salerno. Giusy Versace, ex deputata di Fi, corre in Lombardia.