La Corte dei Conti si appresterebbe a chiedere al presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti e al capo della Protezione civile Carmelo Tulumello la restituzione di 11,1 milioni di euro. È quanto scrive oggi il quotidiano La Verità. La richiesta di risarcimento per danno erariale riguarda una vicenda della primavera del 2020 quando, con lo scoppio della pandemia, era scattata anche la disperata e frenetica ricerca di forniture di mascherine sanitarie. La regione Lazio si rivolse anche alla società Ecotech, impresa attiva nel settore degli impianti di illuminazione ma, in teoria e come tante, convertita anche alla gestione di dispositivi medici. In base agli accordi l’azienda avrebbe dovuto fornire 7,5 milioni di mascherine a fronte di un pagamento di 35,8 milioni di euro. La Regione versò un acconto di 14,6 milioni. Ottenuto il malloppo Ecotech sparì o quasi. Di mascherine, prodotte in Cina, ne arrivarono appena 2 milioni per un valore di soli 1,4 milioni di euro.
Il clima di pena emergenza può forse giustificare questa scelta avventata ma il problema è che la regione Lazio persevera. A inizio aprile la protezione civile revoca due affidamenti che erano stati assegnati a Ecotech ma, il 10 aprile, le commesse vengono, a sorpresa, confermate dalla regione perché Ecotech aveva rilasciato una fidejussione di garanzia pari al valore dell’acconto. Fidejussione che poi si rivelerà però falsa. Alla fine di aprile i contratti vengono quindi definitivamente chiusi. È proprio questo tentennare di fronte a un fornitore che si era giù dimostrato inaffidabile che viene stigmatizzato dai magistrati contabili, oltre al fatto che l’amministrazione si è poi mossa in ritardo per recuperare i soldi che, nel frattempo, erano spariti. Ancora da capire se Zingaretti e Tulumello possano beneficiare in questa circostanza degli scudi penali introdotti per far fronte alla fase emergenziale dal governo Conte 2.