Nei giorni scorsi sono stati i belgi produttori della Delirium Tremens a parlare di blocco dell’attività per la prima volta dopo 100 anni e i danesi della Carlsberg che annunciano la chiusura degli stabilimenti polacchi
Stop alla produzione di birra per un giorno. Niente bottigliette di Menabrea, quindi per 24 ore perché manca l’anidride carbonica. Lo spiegano i dirigenti dell’azienda di Biella in un’intervista a Repubblica. “La carenza di CO2 è un problema anche da noi. Oggi siamo fermi nello stabilimento di Biella, ma domani contiamo di potere ripartire”, spiegano dagli uffici piemontesi. La ragione? Aumento dei prezzi dell’energia e le complicanze dovute al settore dei trasporti. Insomma, nell’evo perfetto della corsa a perdifiato e dell’iperproduzione mancano i soldi per le bollette e i camion con la merce non si sa più quando arrivano.
Le aziende come Menabrea, infatti, utilizzano la CO2 per togliere l’ossigeno all’interno delle bottigliette di birra, ma anche per riempire i fusti da consegnare a bar e ristoranti. Come del resto fanno tutti i produttori del settore. Tanto che nei giorni scorsi sono stati i belgi produttori della Delirium Tremens a parlare di blocco dell’attività per la prima volta dopo 100 anni e i danesi della Carlsberg che annunciano la chiusura degli stabilimenti polacchi.