Gli occhi ora saranno puntati su di loro, le quattordici azzurre che sabato ad Arnhem (Olanda) esordiranno nei mondiali di pallavolo, un’edizione a cavallo tra i Paesi Bassi e la Polonia. Vincitrici del campionato europeo nel 2021 (anno della storica doppietta del volley italiano) e della Volleyball nations league lo scorso luglio, le ragazze capitanate da Miriam Sylla e allenate da Davide Mazzanti partono favorite e vanno a caccia di un secondo titolo iridato a venti anni di distanza dal primo, quello di Berlino nel 2002. “C’è un po’ di pressione, visti anche i risultati dei maschi, ma non vogliamo essere da meno. Anzi, ci dà la carica”, ha dichiarato Sara Bonificio.
Le avversarie delle azzurre
Sabato pomeriggio l’Italia scenderà in campo contro il Camerun (ore 14.50 diretta Rai2 e Sky Sport1) nella prima delle cinque partite del Gruppo A, un gruppo facile, almeno sulla carta. “Non bisogna sottovalutare le avversarie. Sappiamo che siamo una squadra forte, ma sappiamo anche che nessuno ci regala niente. I punti sono fondamentali nel girone e più si va avanti più bisogna essere concentrati perché saranno gare secche”, ha ricordato Alessia Orro, la palleggiatrice cresciuta sin da giovanissima nelle file del Club Italia (progetto della Federazione italiana pallavolo che mira a far crescere e giocare ai massimi livelli le ragazze più promettenti), ma al suo primo mondiale.
Bonifacio, Orro, insieme ad Alessia Gennari, Eleonora Fersino e Caterina Bosetti sono le cinque giocatrici innestate sul gruppo di nove reduci dalla medaglia d’argento ottenuta quattro anni fa a Yokohama contro la Serbia. “Penso che nel 2018 avevamo la speranza di giocarci qualcosa d’importante, mentre oggi c’è la volontà di lottare per il titolo. Credo che questa sia la differenza più grande rispetto al 2018”, ha dichiarato Mazzanti alla vigilia dell’esordio. Le contendenti sono molte.
Le balcaniche, allenate dall’italiano Daniele Santarelli (coach dell’Imoco Conegliano) restano tra le favorite: alcune veterane come Milena Rasic e Stefana Veljkovic hanno lasciato la nazionale, ma sono state sostituite da giocatrici di livello come Mina Popovic e Katarina Lazovic e soprattutto possono contare sul ritorno del loro opposto mancino, Tijana Boskovic, assente alla Vnl di luglio. Da tenere d’occhio anche le campionesse olimpiche degli Stati Uniti, allenate dal leggendario Karch Kiraly, ma prive di alcune colonne storiche come Jordan Larson e Michelle Bartsch-Hackley, che hanno lasciato dopo Tokyo 2020, e il Brasile, tra cui spicca la schiacciatrice Gabi Guimarães, agile e potente trascinatrice delle verde-oro. Da non sottovalutare la Cina e la Turchia di Giovanni Guidetti e Ebrar Karakurt, una nazionale molto migliorata negli ultimi anni che ha messo in difficoltà l’Italia nei test-match di preparazione al mondiale.
Le scelte di Davide Mazzanti
Con 24 squadre partecipanti, il torneo sarà lungo con 28 giornate di gare. Mazzanti e il suo staff dovranno essere in grado di gestire lo spogliatoio. La squadra che ha vinto l’argento all’ultima edizione aveva un’età media molto bassa, circa 23 anni, e tante erano al loro esordio in un campionato del mondo. Ora le ragazze sono maturate, non soltanto per l’età media salita a 26 anni e qualche mese, ma anche per l’esperienza e i risultati. Dopo la secca eliminazione ai quarti di finale delle Olimpiadi di Tokyo per mano della solita Serbia, le azzurre hanno dimostrato il loro valore andando a vincere gli Europei contro le serbe a Belgrado, in casa loro, e poi la Vnl, torneo annuale dal ricco montepremi. “Ci presentiamo a questo torneo non tanto forti delle medaglie conquistate, ma soprattutto con la consapevolezza di aver raggiunto in certi aspetti del gioco un livello d’efficacia elevato – ha aggiunto Mazzanti – Questo ci permette di giocare con una consapevolezza diversa, rispetto a un po’ di tempo fa”. La squadra è rodata, qualche rivalità esiste tra atlete di altissimo livello, ma i ruoli sono definiti e l’obiettivo finale condiviso.
Nelle amichevoli condotte prima a Cavalese, durante il ritiro, e poi nei test match a Napoli, Mazzanti sembra aver definito una formazione titolare che prevede Orro come palleggiatrice al posto di Ofelia Malinov, premiata come migliore nel suo ruolo nei mondiali 2018. Le due schiacciatrici laterali titolari potrebbero essere la capitana Sylla in diagonale con Caterina Bossetti, assente nel 2018 e molto maturata nelle ultime stagioni. Le centrali saranno l’esperta Cristina Chirichella (224 partite in azzurro e due mondiali alle spalle) e Anna Danesi, diventata un perno fisso. Paola Egonu – inutile dirlo – nel ruolo di opposto (l’attaccante più forte, per chi fosse a digiuno di volley). A dirigere la difesa ci sarà Monica De Gennaro, la veterana con 312 partite in maglia azzurra.
La panchina può garantire validi ricambi ed energie fresche a cominciare dalle schiacciatrici, con la 22enne Elena Pietrini, già presente in Giappone quattro anni fa, e la 31enne Gennari, al suo esordio in un campionato mondiale. Le due centrali di riserva sono Marina Lubian (22 anni e un argento nel 2018 anche per lei) e Bonificio. In panchina, pronta a dar man forte alle retrovie, ci sarà anche il secondo libero Eleonora Fersino. A Sylvia Kwakalor spetterà il compito di subentrare ad Egonu.
Dove guardare il mondiale
Il campionato del mondo femminile sarà trasmesso da Rai e Sky. Tutte le partite delle azzurre saranno trasmesse in diretta su Rai e altri venti incontri saranno su Rai Sport + Hd, di cui 14 in diretta.