In uno dei suoi numerosi video sui social, Simone aveva detto: "Ho dovuto rinunciare a tutto purtroppo, ma ne va della mia vita. Sono sicuro che ne uscirò vincitore". Poi, la notizia che nessuno avrebbe voluto leggere
Simone Cavaliere non c’è più. Il ragazzo di 20 anni che aveva raccontato su TikTok la battaglia contro un tumore raro, non ce l’ha fatta. Come riportato da Napoli Today, tutta Pozzuoli è in lutto. Sì perché Simone era riuscito ad entrare nel cuore delle persone raccontando sui social ogni giorno della propria vita, anche quelli più difficili. Grande appassionato di calcio, il ragazzo di recente aveva gioito per la vittoria del suo Napoli nella fase a gironi della Champions League: “Napoli 3, Rangers 0!”, aveva detto in un video dando poi la buonanotte ai propri follower (28.3mila e 568mila i like). Accanto a lui, la fidanzata.
Proprio lei di recente aveva tranquillizzato i fan che si erano preoccupati per l’assenza del ragazzo: “Mi state chiedendo in tantissimi come sta Simone e faccio un video per rispondere a tutti. Simone sta bene, fortunatamente stamattina le analisi sono uscite buone e ha cominciato la chemio. Appena starà meglio, pubblicherà. Un bacio a tutti!”. Due settimane dopo, la terribile notizia della scomparsa. Giovedì 22 settembre, alle 16:30, si sono tenuti i funerali. Grande il dolore, anche sui social. Lì dove Simone amava trascorrere il proprio tempo: “Sei stato un guerriero”, “Un colpo al cuore, hai lottato con tutta la tua forza. Riposa in pace”, “Povero ragazzo, ciao Simone”, sono alcuni dei commenti che si leggono oggi.
Anche sotto ai filmati meno recenti, come quello di qualche mese fa in cui lui scriveva: “Oggi sono qui a Firenze ad affrontare questo percorso. Ho dovuto rinunciare a tutto purtroppo, ma ne va della mia vita. Sono sicuro che ne uscirò vincitore perché in fondo lo sono sempre stato. Sto passando giorni brutti per via della chemio ma non mollerò”. Infine Simone aveva concluso: “Uscirà il sole anche per me. Come sempre sono un leone. Oggi ho finito il primo ciclo dopo ben 98 ore attaccato 24 su 24 ad una macchinetta. È andato tutto bene, fuori la prima!”. Ma purtroppo il destino è stato crudele.