Solo sabato è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale Lavoro-Mef che ha definito le regole per l'attribuzione del beneficio previsto dal decreto Aiuti di maggio. Spetta a chi nel 2021 ha guadagnato meno di 35mila euro. Nel frattempo l'Aiuti ter ha previsto altri 150 euro ma solo per chi ha redditi sotto i 20mila
A partire dalle 12 di domani, lunedì 26 settembre, i lavoratori autonomi iscritti all’Inps e i professionisti associati alle Casse di previdenza private potranno richiedere sui siti dei propri enti pensionistici l’indennità da 200 euro prevista dal decreto Aiuti di maggio. Solo sabato infatti è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale Lavoro-Mef che ha definito le regole per l’attribuzione anche ad autonomi e professionisti stabilendo anche per loro un tetto di reddito pari a 35mila euro. I potenziali beneficiari siano 3 milioni, considerato che le risorse stanziate ammontano a 600 milioni di euro.
Per accedere all’indennità è necessario aver effettuato “entro la data di entrata in vigore del decreto-legge 17 maggio 2022 almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità con competenza a decorrere dall’anno 2020”. Possono beneficiarne i lavoratori autonomi e i professionisti “iscritti alle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale” nonché “i professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza ed assistenza” che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro.
La settimana scorsa l’Adepp, l’Associazione delle Casse previdenziali private, vista la novità del decreto Aiuti ter approvato nell’ultimo consiglio dei ministri, che stabilisce un bonus aggiuntivo di 150 euro per i liberi professionisti con redditi dai 20.000 euro in giù percepiti nel 2021, ha fatto sapere che gli Enti “sono pronti ad aggiornare la procedura informatica allestita per la richiesta” del sussidio da 200 euro, “tenendo conto del doppio ‘tetto’ reddituale dei potenziali aventi diritto”.