Il dato delle 19 fissa al 51,16% la percentuale di elettori che si sono recati alle urne. Si vota fino alle 23. Allo stesso orario di 4 anni fa l'affluenza si era fermata al 58,40%. In quella tornata elettorale il dato definitivo, alla chiusura dei seggi, era stato poco sotto il 73%, risultando il più basso nella elezioni politiche della storia repubblicana italiana
Crollo dell’affluenza di quasi 7,3 punti percentuali rispetto al 2018. Il dato delle 19 di tutti i Comuni italiani fissa al 51,16% la percentuale di elettori che si sono recati alle urne. Si vota fino alle 23: alle 12 l’affluenza era stata il 19,21%, in linea con il 2018. Alle 19 di 4 anni fa l’affluenza si era fermata al 58,40%. In quella tornata elettorale il dato definitivo, alla chiusura dei seggi, era stato poco sotto il 73%, risultando il più basso nella elezioni politiche della storia repubblicana italiana. Se il trend dovesse continuare queste elezioni supererebbero ulteriormente quel record negativo. Alle Europee del 2019 l’affluenza alle 19 era stata del 43,84%.
Affluenza in calo in tutte le regioni italiane. A registrare il maggior numero di votanti alle 19 è l’Emilia-Romagna con il 59,76%, ma nel 2018 l’affluenza allo stesso orario era stata del 65,98%. Molto bassi i dati del Sud. Risultato peggiore quello della Calabria con il 36,92% di affluenza (quasi 13 punti percentuali in meno rispetto al 2018), seguita dalla Campania che con il 38,72% dei votanti è la regione che perde più votanti alle 19 rispetto al 2018 , quando l’affluenza era del 52,57%. L’unica regione più vicina al risultato di 4 anni fa è il Lazio: 53,18% rispetto al 55,47% del 2018. Calo anche in Sicilia dove si vota pure per le Regionali: 41,90% contro il 47,06% del 2018.
L’affluenza non regge neppure nelle grandi città. A Napoli il calo è stato di 13,39 punti percentuali in meno. Alle 19 l’affluenza è stata del 36,86% a fronte del 50,25%. A Milano alle 19 ha votato il 57,68% degli aventi diritto a fronte del 61,30 del 2018. Crollo anche a Torino dove alle 19 ha votato il 52,71% degli elettori (61,28% nel 2018). Lieve il calo a Roma dove a fronte del 55,45% del 2018, alle politiche del 2022 ha votato – sempre dati delle 19 – il 53,58% degli elettori. Bologna registra quasi 6 punti percentuali in meno: 61,99% di oggi contro il 66,56% delle politiche del 2018. A Firenze il dato dell’affluenza alle 19 restituisce una percentuale pari al 61,52% (65,90% nel 2018). A Palermo la percentuale dei votanti è stata del 41,70% (46,90% nel 2018).
Questi i dati dell’affluenza alle 19 in tutte le regioni. In Abruzzo l’affluenza è stata del 51,38% contro 61,28% nel 2018. In Basilicata è stata del 41,27% (contro 53,13%), in Calabria del 36,92% (contro 49,64%),in Campania del 38,72% (contro 52,57%), in Emilia Romagna del 59,76% (contro 65,98%), in Friuli-Venezia Giulia del 56,23% (contro 62,44%), nel Lazio del 59,76% (contro 65,98%), in Liguria del 53,45% (contro 61,05%), in Lombardia del 58,35% (contro 62,27%), nelle Marche del 55,69% (contro 62,16%), nel Molise del 44,04% (contro 56,46%), nel Piemonte del 53,61% (contro 61,85%), in Puglia del 42,58% (contro 53,66%), in Sardegna del 40,97% (contro 52,48%), in Sicilia del 41,9% (contro 47,06%), in Toscana del 58,07% (contro 63,87%), in Trentino Alto Adige del 52,55% (contro 60,52%), in Umbria del 56,07% (contro 64,77%), in Valle d’Aosta del 48,76% (contro 59,02%) e in Veneto del 57,6% (contro 64,6%).