È morto a Roma Gianfranco Spadaccia. Lo storico segretario del Partito Radicale, ex parlamentare e giornalista dell’Agi, aveva 87 anni. A dare l’annuncio, con un post su Twitter, è Radio Radicale, ricordando che “con Marco Pannella e gli altri radicali, Spadaccia ha condiviso le scelte nonviolente e le azioni per i diritti civili“. Nato nella Capitale il 28 febbraio del 1935, laureato in Giurisprudenza, è stato un giornalista dell’Agi, Agenzia Giornalistica Italia con mansioni di caporedattore, e collaboratore di periodici e riviste.
Politicamente, ha prestato la sua opera in diverse organizzazioni sin dai tempi dell’Università come l’Unione goliardica italiana e l’Unione nazionale universitaria dove getta la basi per il suo impegno in divenire, come spiega proprio l’Agi. Entrato prima nel Partito Socialista Democratico Italiano, successivamente sposò la causa radicale partecipando nel 1955 alla fondazione del Partito Radicale, sempre schierato in prima linea per i diritti civili. L’impegno costante e appassionato, lo ha porta a diventare nel 1967 e nel 1968 e poi dal 1974 al 1976 direttamente segretario del Partito Radicale. Nel 1967 e il 1968 è stato anche presidente del consiglio federale.
Dalla seconda metà degli anni Ottanta al 1990 è stato deputato e senatore, quindi, più di recente, membro della direzione dell’associazione Luca Coscioni che si occupa da molti anni di libertà civili e diritti umani. Dal 2019 aveva aderito al partito +Europa, che oggi piange la sua scomparsa, così come Europa Verde: “Il cordoglio di tutti noi di Europa Verde per la scomparsa dell’amico Gianfranco Spadaccia, storico esponente radicale di grande valore, protagonista delle battaglie e delle conquiste per i diritti civili. Capogruppo durante la X legislatura nel Gruppo federalista europeo ecologista. L’Italia perde un uomo politico che ha sempre goduto di grande stima e che lascia un segno profondo nella nostra storia civile e democratica”, hanno scritto in una nota i co-portavoce e il Presidente del Consiglio Federale Nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli, Eleonora Evi e Marco Boato.