Impegno civico è sotto l’1% e solo uno dei candidati siederà in parlamento per la lista. Non si tratta del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ufficialmente fuori dal Parlamento, ma di Bruno Tabacci, eletto nel collegio uninominale della Camera Lombardia 1, a Milano. L’attuale sottosegretario alla presidenza del consiglio ha ottenuto il 38,44% delle preferenze, vincendo su Andrea Mandelli del centrodestra e Filippo Campiotti del Terzo Polo.

Tabacci, classe 1946, aveva prestato il simbolo di Centro democratico a Di Maio per permettergli di presentare la sua lista anche senza raccogliere le firme. Ora si prepara a rientrare in parlamento: ha varcato le porte di Montecitorio per la prima volta nel 1992, quando Luigi Di Maio aveva 6 anni. La prossima sarà la sua settima legislatura.

La prima volta da deputato per Tabacci è stata per la Democrazia Cristiana, poi un breve stop lontano da Montecitorio tra il 1994 e il 2001, quindi il ritorno nelle file dell’Udc, dopo essere stato eletto nella coalizione di centrodestra Casa delle libertà. Nel 2012 ha fondato Centro democratico, partito che ha prestato il simbolo anche a Emma Bonino alle politiche del 2018.

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