“Ieri sera io sono andato a letto incazzato ma stamattina mi sono svegliato carico”. Matteo Salvini usa queste parole per descrivere il suo stato d’animo all’indomani dei risultati elettorali. Dopo una una notte di silenzio il leader leghista ha parlato dalla sede di via Bellerio a Milano per commentare l’esito elettorale. “Oggi commentiamo un dato, il 9 per cento che non mi convince – spiega il leader – ma con il nove per cento saremo in un governo che mi soddisfa”. Nel corso della conferenza stampa ha dato i numeri delle elezioni. I parlamentari del Carroccio eletti dovrebbero raggiungere quota cento.
Ma ci sono anche altri numeri: quelli che vedono la Lega doppiata da Fratelli d’Italia anche in Veneto e Lombardia. Sui territori negli scorsi giorni erano sorti dei mugugni nei confronti del leader sfociati nella richiesta di dimissioni lanciata dall’ultimo segretario della Lega Lombarda Paolo Grimoldi: “Un disastro assoluto. Dignità impone dimissioni immediate!”. Critiche alle quali Salvini risponde annunciando che da “domani partirà un giro d’ascolto di tutti i militanti e di tutte le province”. Le ragioni del risultato sotto la doppia cifra, secondo il leader del Carroccio, andrebbero ricercate nella partecipazione al governo Draghi. “Lo rifarei? Sì. Ci è costato? Sì”. E sul futuro del governo detta le priorità: “Decreto sicurezza, pace fiscale e l’autonomia. Il primo consiglio dei ministri può approvare la legge quadro”.