Chiusi gli scrutini, il primo passo della nuova legislatura avverrà il 13 ottobre, giorno fissato per la prima seduta delle due Camere. Secondo il regolamento del Senato la presidenza temporanea della seduta inaugurale spetta al senatore più anziano di età
L’intenzione di ricoprire il ruolo di presidente del Senato non è stata mai esplicitata. Ma, svanito il sogno del Quirinale, l’attenzione di Silvio Berlusconi si è concentrata sulla seconda carica dello Stato. Indiscrezioni degli scorsi mesi, tra conferme e smentite, parlavano di un accordo siglato con Salvini (con un via libera di Meloni) che prevedeva proprio la poltrona più alta di Palazzo Madama al leader di Forza Italia, in cambio dell’appoggio dei berlusconiani alla caduta del governo Draghi. Servirà ancora qualche giorno per sapere se il “sogno” si concretizzerà o meno. L’unica cosa certa è che Berlusconi torna al Senato, la stessa Istituzione dalla quale è stato espulso il 27 novembre del 2013, essendo stato dichiarato decaduto dopo la condanna in via definitiva a 4 anni di carcere per frode fiscale. Ma c’è anche il rischio che sia proprio il leader di Forza Italia a presiedere la seduta inaugurale di Palazzo Madama.
Chiusi gli scrutini, il primo passo della nuova legislatura (la diciannovesima della Repubblica italiana e la prima con la riduzione del numero dei parlamentari) avverrà il 13 ottobre, giorno fissato per la prima seduta delle due Camere. Secondo quanto previsto dal regolamento a presiedere la seduta inaugurale Camera dei deputati sarà il vicepresidente più anziano per elezione della legislatura precedente: in questo caso è il deputato di Italia viva Ettore Rosato. A Palazzo Madama, invece, quel ruolo temporaneo spetta al senatore più anziano di età. A sedersi sullo scranno più alto dell’Aula per la proclamazione degli eletti e, a seguire, per presiedere la votazione del successore di Maria Elisabetta Alberti Casellati, sarà la senatrice a vita Liliana Segre. Con i suoi 92 anni è infatti la seconda più anziana di Palazzo Madama. Al primo posto c’è l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (98 anni) che aveva già presieduto la seduta inaugurale nel 2018, ma – da diverso tempo – le sue condizioni di salute non gli permettono di prendere parte ai lavori del Senato.
Se però la senatrice Segre non fosse presente in aula il 13 ottobre (o rinunciasse a presiedere l’Aula) il testimone passerebbe a un altro senatore a vita, l’88enne fisico e premio Nobel Carlo Rubbia. Quest’ultimo comunque, è uno dei più assenti a Palazzo Madama. Se dovesse rinunciare anche lui ecco che la poltrona più alta di Palazzo Madama, nel giorno dell’inaugurazione, spetterebbe al neo senatore Silvio Berlusconi. Con i suoi 86 anni (il prossimo 29 settembre) è in quarto più anziano del Senato. L’ex presidente del Consiglio, così, può sperare di essere almeno presidente provvisorio e, chissà, anche quello dell’intera legislatura.