I ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche relative a 3.445 accessi al pronto soccorso e 781 ricoveri tra donne in gravidanza con Covid-19, che sono stati estratti dai database di 306 ospedali e 164 dipartimenti di emergenza in 10 stati degli Stati Uniti
Un altro vaccino potrebbe aggiungersi a breve a quello di Biontech-Pfizer calibrato sulle varianti Omicron 4 e 5. L’Agenzia europea per il farmaco (Ema) ha iniziato a valutare la domanda di autorizzazione della versione adattata di Spikevax, il vaccino di Moderna contro il Covid, mirata al virus originale e alle due sottovarianti.
Intanto la vaccinazione continua a essere consigliate alle future mamme. “Due dosi di vaccino seguite da un richiamo sono efficaci nel proteggere da forme gravi di Covid-19, indipendentemente dal fatto che vengano somministrate prima o durante gravidanza” come confermano i risultati del primo ampio studio su dati del mondo reale sull’efficacia dei vaccini mRNA in donne incinte, pubblicato su Jama Network Open e finanziato dai Centri statunitensi per il controllo e prevenzione delle Malattie (Cdc).
Diversi studi hanno dimostrato i rischi per mamma e bambino collegati all’infezione da Sars-Cov-2 in gravidanza, tra cui complicanze durante il parto e parto pretermine. Tuttavia, la vaccinazione tra le future mamme rimane bassa. Per capirne, attraverso dati di ‘vita reale’, l’utilità i ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche relative a 3.445 accessi al pronto soccorso e 781 ricoveri tra donne in gravidanza con Covid-19, che sono stati estratti dai database di 306 ospedali e 164 dipartimenti di emergenza in 10 stati degli Stati Uniti. Hanno così scoperto che la vaccinazione protegge le donne incinte da accessi al pronto soccorso e ancora più fortemente dai ricoveri. Inoltre, analogamente a altre categorie di popolazione, la protezione a due dosi diminuisce nel tempo dopo 4 mesi e l’efficacia del vaccino è più alta con 3 dosi che solo con 2.
“Questo studio indica che la gravidanza non diminuisce le prestazioni del vaccino mRNA nella protezione contro il Covid-19 grave, nonostante le differenze immunitarie tra donne incinte e non”, spiega il coautore dello studio, Shaun Grannis, professore di medicina informatica e medicina di famiglia alla Indiana University School of Medicine. Le donne incinte sono state escluse dagli studi clinici sul vaccino mRNA Covid-19, quindi questo nuovo studio colma una significativa lacuna di conoscenza, fornendo una forte evidenza che la vaccinazione delle donne che sono o potrebbero rimanere incinte protegge durante la gravidanza. “Si spera che questo studio fornisca loro le prove di cui hanno bisogno”, conclude Grannis.