Secondo diversi retroscena giornalistici, a ordinare ai suoi di ridurre al minimo le feste è stata l'aspirante premier: niente caos per strada, serate scatenate, discoteche, party mondani. Al massimo qualche brindisi privato o quasi, come è avvenuto a Milano. E mentre la leadere tace - e incontra i suoi alla Camera e alleati come Tajani nella sede del partito - la comunicazione con stampa e tv è affidata a due fedelissimi come Lollobrigida e Rampelli
Chi si aspettava caroselli e festeggiamenti sguaiati è rimasto deluso. Il day after della vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni politiche, infatti, è stato finora all’insegna del low profile. È stata Giorgia Meloni, secondo diversi retroscena giornalistici, a ordinare ai suoi di ridurre al minimo le feste: niente caos per strada, serate scatenate, discoteche, party mondani. Al massimo qualche brindisi privato o quasi, come è avvenuto a Milano dove Daniela Santanché ha radunato i fedelissimi in una terrazza a San Babila. “Il momento impone serietà anche nei festeggiamenti“, dice la socia di Flavio Briatore al Twiga, dopo aver surclassato Carlo Cottarelli al collegio uninominale per il Senato a Cremona. Insomma per celebrare ufficialmente la vittoria di Fdi ci sarà tempo: un evento, in questo senso, non è stato neanche fissato. In questo momento lo spartito da seguire è riassunto dall’ultimo post su twitter dell’account del partito: “Al lavoro per l’Italia“.
D’altra parte, dopo il veloce discorso tenuto nella notte delle elezioni nella sala dell’Hotel Parco dei principi – un intervento dai toni moderati, senza però rinunciare ai tipici tratti lessicali della destra italiana – Meloni ha deciso di annullare la conferenza stampa originariamente prevista per lunedì pomeriggio alle 16. Una decisione arrivata a sorpresa, che ambienti del partito hanno motivato con la nottata insonne trascorsa dalla leader. Che ha passato il day after della vittoria con la figlia. Ridotta al minimo l’attività social, con un post in cui è condiviso un messaggio della bambina: “Cara mammina! Sono tanto felice che hai vinto. Ti amo tanto!”.
Nel frattempo la comunicazione con stampa e tv è affidata a due fedelissimi che usano toni molto diversi. Francesco Lollobrigida è capogruppo alla Camera ma anche uno di famiglia per la leader, avendo sposato la sorella Arianna Meloni. Sarà per questo che nelle prime dichiarazioni prende già posizioni forti. La Costituzione italiana “è bella ma che ha anche 70 anni di età“, ha detto lunedì, prima di lanciarsi all’attacco del reddito di cittadinanza, che “va cancellato“, sostiene. Più misurato il vicecapogruppo, Fabio Rampelli, storico fedelissimo di Meloni, che lancia messaggi di pace ad alleati e opposizione: “Sono convinto sia necessario individuare il perimetro all’interno del quale ci debba essere un confronto sano tra maggioranza e opposizione”, dice, prima di chiedere a Enrico Letta addirittura d’intercedere per Fdi sui tavoli internazionali: “Potrebbe ancora lanciare un segnale, spiegare a cancellieri e ministri che Letta è andato a incontrare che la sinistra ha perso le elezioni ma la destra italiana non è ‘estrema” né ‘dura’, governa da decenni Regioni e Comuni e sarà un avversario leale delle socialdemocrazie europee. Anche questo potrebbe essere un modo per restaurare un bipolarismo buono, ripristinare l’alternanza, lavorare per modernizzare lo Stato”. Poi, però, ricorda che comunque l’obiettivo di Fdi è “varare una qualche forma di presidenzialismo“.
Nel frattempo, in religioso silenzio, Meloni ha incontrato prima i fedelissimi nel palazzo dei gruppi di Montecitorio. Poi è andata in via della Scrofa, nella sede del partito, dove ha incontrato Antonio Tajani. Pure il numero due di Silvio Berlusconi si è limitato a poche parole di circostanza alla fine del faccia a faccia: “La Meloni? La sento cento volte al giorno. Non c’è niente da dire, lavoriamo per l’Italia”. ? Di sicuro la leader di Fdi incontrerà presto pure Matteo Salvini, che però oggi era impegnato nel consiglio federale della Lega. E nel frattempo deve gestire la resa dei conti che è iniziata nel partito dopo il flop al voto. L’impressione è che al momento Meloni non voglia approfittare del momento di debolezza dell’alleanza leghista. Anche perché in Parlamento il Carroccio ha comunque eletto la metà dei parlamentari di quelli di Fratelli d’Italia, nonostante abbia preso circa un terzo dei voti. E infatti il consiglio federale della Lega, convocato tra le tensioni per il crollo elettorale, si conclude con una nota che rivendica spazio nella maggioranza: “La Lega sarà parte fondamentale del governo di centrodestra“.