“Renzi si è dichiarato disponibile a fare un tavolo con il centrodestra per le riforme costituzionali e per riscrivere le regole? Non è una sorpresa, ci risiamo. Lui e Calenda hanno fatto tutta la campagna elettorale calcando per molti versi il territorio della destra ed eccoli qua, pronti”. Così il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, intervistato da Lanfranco Palazzolo per Radio Radicale, commenta l’annuncio odierno di Matteo Renzi che, nella sua e-news ai militanti di Italia Viva, ha annunciato: ‘Se il nuovo governo chiederà un tavolo per fare insieme le riforme costituzionali, noi ci saremo perché siamo sempre pronti a riscrivere insieme le regole’.
Fratoianni aggiunge: “Un tema così delicato come l’assetto costituzionale del Paese mi preoccupa, ma a maggior ragione su questi temi continueremo a presidiare il Parlamento e il Paese perché si impedisca, come al solito, di guardare alla Costituzione come se fosse questo il nostro problema. Il nostro problema semmai è la difficoltà di applicare fino in fondo la Costituzione per dare risposte ai problemi materiali di questo Paese, che sono quelli a cui pensano milioni di italiani che ogni giorno hanno difficoltà di capire come arrivare a fine giornata. Queste persone probabilmente hanno votato tutte le forze politiche e certamente non vedono nella Costituzione un ostacolo a realizzare le proprie aspirazioni”.
Il politico poi si appella alle altre forze di opposizione, ovvero al Pd e al M5s: “Appena insediato il nuovo Parlamento, dobbiamo costruire assieme una opposizione politica qui e ora, anche per future prospettive. Le elezioni dicono chiaramente una cosa: senza una coalizione più larga, la destra non si batte. Sarei per evitare di arrivarci ancora una volta all’ultimo minuto e magari impreparati, come già accaduto. Il centrodestra punta a modificare il reddito di cittadinanza? Il problema è che ogni modifica mira a smantellare una misura di protezione sociale – continua Fratoianni che evidenzia i punti deboli della misura – Io mi opporrò con tutte le mie forze a ogni tentativo di realizzare quello che in realtà per la destra è un obiettivo politico e la loro lettura del Paese, cioè l’idea che la guerra non si faccia alla povertà ma ai poveri. E quindi per loro ogni elemento di iniziativa politica che si batta contro la povertà diventa uno spreco. La destra vuole e ha sempre voluto una società più divisa e più debole. E certamente a questo occorrerà opporsi con ogni forza”.
Fratoianni, infine, si esprime su Salvini: “Il fatto che non sarà ministro dell’Interno è una buona notizia, è difficile immaginare qualcuno di peggiore di Salvini al ministero dell’Interno. Tuttavia, la natura politica del governo che si annuncia non rassicura in nessun modo anche con altri nomi”.