Ospite della trasmissione “L’aria che tira” (La7), Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it e di Fq Millennium, analizza la situazione attuale e destino futuro del Pd.
“Non so chi sarà il nuovo segretario – esordisce Gomez, rispondendo a una domanda della conduttrice Myrta Merlino – Spero che finalmente con le primarie voteranno iscritti e simpatizzanti del Pd, cosa che non viene fatta da molto tempo, perché Letta è stato messo lì dopo che Zingaretti era scappato, facendo, peraltro, una fotografia precisa di quello che era il partito. Fotografia che ha fatto anche Antonio Decaro: quella di un partito diviso in camarille e correnti, che pensa all’auto-conservazione del potere“.
Il direttore del Fatto online aggiunge: “Trovo abbastanza surreale il discorso sul fronte dei progressisti. Hanno 5 anni per pensarci. Io penso che il governo di centrodestra durerà 5 anni, quindi vedremo che cosa accadrà. Il punto è che se il Pd non trova un buon segretario, corre il rischio di fare la fine dei socialisti francesi. Da una parte, infatti, trova a destra il Terzo Polo, che è ben radicato nel Nord e nelle città. E se non si accoltellano tra loro Matteo Renzi e Carlo Calenda – conclude – probabilmente il Terzo Polo continua a crescere, portando via voti anche al Pd. A sinistra, il Pd si ritrova i progressisti di Giuseppe Conte, in questo momento l’unico politico dell’area non a destra che dimostra di avere un po’ di leadership. Insomma, la prospettiva del Pd è che se sbaglia, finisce al 2% come i socialisti francesi, mangiati da Macron e da Mélenchon“.