Si chiama Giorgia Meloni ma ha 20 anni, nella vita non fa politica e soprattutto nelle ultime settimane è stata letteralmente sommersa di messaggi. Come vive lei tutto questo? Lo ha raccontato alla pagina Webboh, ecco le sue parole
Chiamarsi Giorgia Meloni, in questi giorni, può essere un fatto piuttosto rilevante. Specialmente se sei una ragazza di 20 anni che ha idee politiche molto distanti da quelle della leader di Fratelli d’Italia (e futura Premier?). È il caso, appunto, di Giorgia Meloni, tikoker sarda da 87.2mila follower. “No, non sono la politica. Sono simpatica, seguimi”, scrive nella biografia di presentazione sui social. La ragazza già 3 anni fa si era trovata a raccontare com’era vivere con lo stesso nome e cognome della politica di destra. “Mi vengono fatte battute ogni giorno. Da amici, professori e anche sconosciuti. E la stessa cosa sulle mie foto di Instagram e nei messaggi. E dicono tutti la stessa cosa. ‘Ah, ma sei amica di Salvini’ grazie a Dio no. ‘Ah, tranquilla, la prossima volta voto te’. E mai fosse uscito quel dannato remix (“Io sono Giorgia, sono una madre” etc., ndr). E iniziano i messaggi. ‘Sei cristiana?’, ‘Sei una madre?, ‘Genitore 1 o genitore 2?’. Mi chiamano pure con l’anonimo per farmela sentire“, aveva detto.
Infine aveva concluso: “Io sono Giorgia… e mi sono rotta le pa**e!”. Tre anni dopo com’è cambiata la situazione? Contattata dalla pagina Webboh, la tiktoker oggi spiega: “Da luglio fino a oggi che mi hanno bombardata di messaggi o commenti come non mai, senza darmi tregua. Quando sono andata a votare, il 25 settembre, mi hanno chiesto nome e cognome, e tutti hanno riso. Questo mi mette in imbarazzo. Anche perché, ormai, a me non fa più ridere, anzi dopo questa vittoria c’è ben poco da ridere”. Giorgia, la ragazza 20enne, la pensa diversamente dal punto di vista politico. Lo ha scritto lei stessa: “Con la Meloni è come fare altri mille passi indietro nella storia”. In un video pubblicato lo scorso 6 settembre, inoltre, la ragazza ha pubblicato alcuni screenshot di messaggi ricevuti in quei giorni: “Hei ciao, ma ti chiami davvero così?”, “La Meloni dovrebbe ringraziarti, il suo nome dopo averti visto è meno pesante da pronunciare”, “Non è proprio un bel momento per chiamarsi Giorgia Meloni” oppure: “Sei l’unica Giorgia Meloni che voterei”. Quindi la ragazza ha risposto con un sonoro: “Datemi un po’ di tregua”.