Gli imputati erano accusati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Il pm Lorenzo Francia, a conclusione del dibattimento, aveva chiesto pene fino a 6 anni di reclusione
A tre anni dal rinvio a giudizio è arrivata la sentenza di primo grado per gli imputati per il crollo di una palazzina ex Ina Casa ad Amatrice (Rieti) avvenuto il 24 agosto 2016 durante il terremoto nel Centro Italia. Nel crollo morirono 7 inquilini. L’ex sindaco di Amatrice e attuale consigliere regionale della Lega, Sergio Pirozzi, è stato assolto oggi dal giudice del tribunale di Rieti, Carlo Sabatini, perché il fatto non sussiste. Insieme a Pirozzi sono stati assolti anche i restanti imputati: Ivo Carloni, Giovanni Conti, Maurizio Scacchi, Valerio Lucarelli e Gianfranco Salvatore. Erano tutti imputati dei reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Due anni fa imputati diversi in un altro processo per il crollo di due palazzine popolari furono invece condannati.
Il pm Lorenzo Francia, a conclusione del dibattimento, aveva chiesto 6 anni di reclusione per l’ingegner Ivo Carloni, 5 anni per i due funzionari del Genio civile, Valerio Lucarelli e Giovanni Conti, l’assoluzione per Pirozzi e per il funzionario del Genio civile, Scacchi. Salvatore, invece, è stato prosciolto per intervenuto decesso dell’imputato. “È stata fatta finalmente giustizia – ha commentato l’avvocato di Pirozzi, Mario Cicchetti – dopo 4 anni e mezzo di un attento dibattimento, nel corso del quale sono stati sottoposti al tribunale di Rieti tutti gli strumenti per poter decidere conformemente alla verità e si è giunti ad una sentenza giusta. Per l’ex sindaco Pirozzi, che tanto ha dato alla sua comunità, è certamente una bella notizia”.
“Resta il dolore nonostante l’assoluzione – dice a LaPresse Pirozzi – Li conoscevo tutti non riesco a non pensare alla tragedia che ha colpito la mia comunità. Porto dentro un dolore grande associato a quegli eventi che hanno sconvolto Amatrice. Quel giorno ero lì come tutti, a scavare a mani nude sotto le macerie – ricorda – Momenti che non si possono dimenticare. In questi anni quando incrociavo lo sguardo dei miei concittadini vi leggevo il dubbio della mia colpevolezza era come se mi stessero guardando con occhi diversi. In cuor mio ho sempre saputo di aver agito correttamente”.