Il bilancio dell’Inter si chiude con una perdita di 140 milioni di euro, ridotta di circa 105 milioni rispetto ai 245,6 milioni del 2021. Le casse nerazzurre sono ancora tutt’altro che sane, ma possono tornare a respirare, soprattutto per l’annuncio fatto trapelare dal presidente Steven Zhang. “L’azionista di maggioranza ha già manifestato il proprio impegno formale a sostenere il gruppo garantendone il supporto patrimoniale”, si legge in una nota dell’Inter. La traduzione in pratica la svela La Gazzetta dello Sport: Suning inserirà nuova liquidita per ripianare le perdite, questa volta un cifra che supera i 100 milioni di euro.
Il segnale è chiaro: l’Inter è in vendita, ma non in dissesto. Zhang vuole torna a garantire tranquillità al club e continuare a investire per centrare altri successi. I soldi destinati alle casse nerazzurre arrivano dal prestito contratto con Oaktree – 275 milioni di euro – ma la cifra annunciata è nettamente superiore ai 75 milioni del 2021. L’obiettivo di Suning è evitare di dover arrivare a svendere l’Inter in seguito a un crollo nei risultati sportivi ed economici. Quindi la ricerca di soci e acquirenti non si è interrotta, ma nel frattempo il club va tenuto in salute. Nessun disimpegno.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Inter ha approvato il bilancio consolidato dell’esercizio finanziario 2021/2022, che ora sarà sottoposto all’approvazione da parte dell’Assemblea degli Azionisti che sarà convocata alla fine di ottobre. E da qui arriva un altro segnale positivo: il rosso resta importante, ma è stato ridotto di 105 milioni rispetto al 2021. La Juventus, ad esempio, ha chiuso il suo bilancio a -254 milioni. Il trend quindi è in miglioramento: da un lato per l’effetto delle cessioni di Hakimi e Lukaku la scorsa estate, dall’altra per un fatturato in crescita. L’Inter non è ancora sana, ma può provare a ripartire.