Si intitola "Il beneficio del dubbio, la mia storia" (Augh edizioni), lo ha scritto con il giornalista Pierluigi Vito e verrà presentato sabato a Viterbo. Guede ha cominciato a lavorare a questo romanzo tempo fa, mentre si trovava ancora in carcere
È tornato libero nel novembre del 2021 dopo aver scontato 16 anni di carcere per l‘omicidio di Meredith Kercher, al quale si è comunque sempre proclamato estraneo, e ora Rudy Guede ha deciso di pubblicare il suo libro autobiografico. Si intitola “Il beneficio del dubbio, la mia storia” (Augh edizioni), lo ha scritto con il giornalista Pierluigi Vito e verrà presentato sabato a Viterbo. Guede ha cominciato a lavorare a questo romanzo tempo fa, mentre si trovava ancora in carcere ma – si è appreso da chi gli è vicino – è stato pubblicato solo ora per questioni di opportunità, dopo che si è chiusa anche formalmente la sua vicenda giudiziaria.
È un racconto autobiografico scritto come se il giovane parlasse in prima persona. Ripercorre le tappe principali della vita di Guede, fin da quando era bambino. Tocca anche la vicenda dell’omicidio Kercher ma senza fornire nuove verità – è stato spiegato ancora -, con la volontà di “non riaprire alcun conflitto”. Nel libro ci sono anche alcune pagine scritte da Claudio Mariani, direttore del dipartimento di criminologia del Centro per gli studi criminologici di Viterbo. E’ stato lui infatti a seguire Guede nel suo percorso carcerario, tutto nella struttura della città laziale. “Non ho alcuna certezza sull’innocenza di Rudy ma ho molti dubbi sulla sua colpevolezza” ha ribadito tra l’altro Mariani nel libro. Guede da circa un anno è un uomo totalmente libero. “Ha due lavori – ha spiegato Mariani all’Ansa -, la mattina nella biblioteca del Csc e la sera come cameriere in un locale. Può così pagarsi le bollette ed essere economicamente autonomo”.
Non si è fatto attendere il commento di Raffaele Sollecito alla notizia: “Il libro di Rudy Guede? Lo comprerò. Mi auguro non ci siano ricostruzioni fantasiose o accuse nei miei riguardi. In quel caso procederò di conseguenza”, ha detto all’Adnkronos l’uomo, condannato per l’omicidio di Meredith Kercher e definitivamente assolto nel 2014 dalla Corte di Cassazione, protagonista insieme ad Amanda Knox del delitto di Perugia. “Indipendentemente da quello che possa dire e delle bugie che ha detto nei miei confronti, spero possa dire qualcosa di vero – ha sottolineato Sollecito – visto che nel processo non ha voluto parlare e che chiarisca quanto accaduto durante l’omicidio. Mi auguro non voglia lanciarsi in fantasiose accuse, ancora una volta, altrimenti dovrò incorrere nuovamente ai mezzi che mi sono consentiti dalla legge”.