Shakira andrà a processo per una presunta frode fiscale al Tesoro spagnolo da 14,5 milioni di euro. Il giudice di Esplugues de Llobregat (Barcellona) ha emesso un’ordinanza per aprire il processo dopo che sono fallite le trattative tra la procura e l’artista per raggiungere un accordo. L’accusa ha chiesto una condanna a otto anni e due mesi e il pagamento di una multa di 23,7 milioni.
Il prossimo passo sarà quello di fissare una data per l’udienza. L’organo competente a giudicarla sarà l’Alta corte di Barcellona, poiché, spiega El Paìs, i reati superano i cinque anni di reclusione. Nell’ordinanza, il giudice non ha imposto misure cautelari a Shakira. I sei reati fiscali di cui è accusata l’artista risalgono agli anni tra il 2012 e il 2014, quando la cantante avrebbe evitato di pagare le imposte sul reddito e sul patrimonio. I pubblici ministeri di Barcellona hanno affermato infatti che Shakira ha trascorso più della metà di quel periodo in Spagna e avrebbe dovuto pagare le tasse nel Paese, anche se la sua residenza ufficiale era alle Bahamas.
L’indagine si è chiusa nel luglio 2021. La difesa di Shakira ha presentato un ricorso per cercare di fermare il processo ma ha perso. Da quel momento gli avvocati della cantante si sono rivolti all’accusa per raggiungere un accordo. Questa si è offerta di ridurre le pene detentive, per evitare il carcere a Shakira, ma in cambio l’artista avrebbe dovuto ammettere la frode e restituire il denaro. Le trattative sono fallite e la cantante colombiana ha rilasciato una dura dichiarazione in cui ha accusato i pm di essere “intransigenti” e di ricorrere a “mezzi indebiti per esercitare pressione”.