Strangolata sul suo letto con un laccio o una corda. Sull’omicidio di Annamaria Burrini, 81 anni, uccisa al quarto piano di un palazzo in largo Sassetta a Siena, zona benestante alle porte del centro storico indaga la squadra mobile senese, coordinata dal procuratore facente funzione della città del Palio, Nicola Marini. Al vaglio ogni ipotesi o movente, dalla lite alla rapina. A dare l’allarme sono stati alcuni vicini dopo aver sentito alcuni rumori, intorno all’ora di cena. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno aperto casa trovando il cadavere e stanze in disordine. Sul posto sono poi intervenuti polizia e la scientifica. L’autopsia, disposta dal pm, dovrà stabilire la causa del decesso probabilmente morte per strangolamento.
Secondo i primi accertamenti sulla porta d’ingresso e sulle finestre dell’abitazione non sarebbero stati rilevati segni di effrazione. L’intero appartamento è stato posto sotto sequestro. La camera dell’anziana, così come altre stanze della casa ma non tutte, sono state trovate a soqquadro. Si sta cercando di capire se possano essere stati portati via oggetti di valore o denaro e gli inquirenti stanno vagliando tutti i possibili moventi. La casa era frequentata: la donna avrebbe affittato più stanze a studenti e lavoratori. Sentite diverse persone tra vicini, altri inquilini del palazzo e negozianti: dalle loro testimonianze emerge che l’anziana avrebbe condotto una vita riservata, con pochi contatti con chi abitava nel suo stesso stabile. La vittima era stata titolare di una storica bottega del centro cittadino poi dismessa e affittava fondi commerciali nella zona. “Da quanto mi risulta in casa aveva anche una donna, ma non so cosa era successo di preciso, se le aveva rubato e l’aveva mandata via; era un po’ preoccupata, tant’è che le ho suggerito di cambiare la serratura” racconta un conoscente.